Condividi:

Ogni giorno i giornali, la televisione e la radio ci raccontano di storie di violenza ai danni di donne che decidono di intraprendere percorsi di libertà o più semplicemente di porre fine ad una relazione nella quale non si riconoscono più. Molte di queste donne vengono violate nel loro legittimo diritto di predisporre della propria vita e del proprio corpo nel modo che ritengono opportuno, senza per questo subordinare le proprie scelte a quelle di tanti altri. Ma non è affatto facile, né a livello privato né a livello istituzionale. Le ultime scelte governative, anche in merito al DDL Pillon ritirato, lanciano segnali di allarme molto seri.

Questa una delle tante ragioni per cui, secondo noi di OraWebTv, è importante far conoscere al territorio l’esistenza di realtà che provano ad affiancare le donne e a sostenerle nel loro percorso di autonomia e libertà, che lottano al loro fianco anche per quei diritti che dovrebbero essere garantiti e stabiliti già da tempo. Il Centro Antiviolenza “Frida Onlus”, una realtà di eccellenza nella nostra città la cui équipe è coordinata dall’assistente sociale Lucia Crisafulli, spesso lavora in silenzio, senza necessità di copertine ma che fa un lavoro quotidiano instancabile. Ricordiamo, infatti, che la sede è aperta 365 giorni l’anno dalle 8,00 alle 20,30 e garantisce la reperibilità h24.

Lo scorso 30 marzo è terminato il Corso di Formazione “Operatrici all’ascolto e all’accoglienza nei Centri Antiviolenza” organizzato a Barcellona Pozzo di Gotto, anche per l’anno 2019, proprio dalla Rete Nazionale Antiviolenza “Frida Kahlo” Onlus. Abbiamo deciso di ascoltare la testimonianza di una delle giovani donne che ha partecipato al percorso di formazione con il Centro Antiviolenza di Barcellona Pozzo di Gotto. Si tratta di Roberta Lupo, una donna palermitana di 38 anni.

Roberta, anche tu hai deciso di partecipare alla formazione organizzata da Frida Onlus. Qual è stata la motivazione che ti ha spinto ad iscriverti ad un corso di questo tipo? La motivazione deve essere stata molto forte per spingerti a viaggiare ogni settimana da Palermo…

Ognuno di noi sceglie come vivere la propria vita e come impiegare il tempo che ci accompagna, sceglie di lasciarsi trasportare e adattare al decorso naturale del tempo, agli eventi, alla storia… altri scelgono di essere protagonisti della propria vita scelgono di vivere per sé e per gli altri mossi da un grande amore per la vita che nessuno ha il diritto di ledere o addirittura toglierla. La violenza sulle donne riguarda noi tutti è un fenomeno reale che convive con noi e inconsapevolmente ne siamo responsabili. Ci siamo adeguati a crescere nella “tradizionale” educazione che l’uomo domina la donna per forza fisica, per capacità per intelletto. Questa educazione non mi appartiene!

La formazione che hai ricevuto ha soddisfatto le tue aspettative?

Professionalmente mi occupo di disabilità e sempre più spesso mi sono ritrovata ad ascoltare storie di donne che giustificavano gesti violenti o insulti da parte dei loro partener, perché era normale che fosse così. Forse l’impotenza, la rabbia la difficoltà a far capire che l’amore non puo’ far male… tutto questo mi ha spinto a cercare gli strumenti giusti perché anche io avevo bisogno di comprendere i meccanismi della violenza. Gli strumenti li ho cercati e li ho trovati a Barcellona Pozzo di Gotto, a circa 200 km di distanza! Ovviamente non è stato semplice organizzare le dinamiche familiari, svegliarsi all’alba, fare i conti con ritardi e imprevisti dei treni, la stanchezza… ma non c’è stato un solo istante in cui ho pensato “ma chi me l’ha fatto fare”! Quello che ho trovato in Frida ha completamente annullato le complessità della distanza

Per ciò che hai potuto conoscere, Frida ha confermato le tue aspettative? Cosa pensi del lavoro di questo centro antiviolenza?

Terminato il corso anche io mi sono fatta questa domanda da sola e la risposta è assolutamente siì anzi è andata oltre le mie aspettative e se devo essere proprio sincera, avrei voluto che il corso durasse di piu’. Il Corso ha rappresentato un momento formativo innanzitutto di altissima competenza, le relatrici non hanno semplicemente trasferito nozioni, ci hanno messo a disposizione gli strumenti teorici e pratici per affrontare il tema della violenza sulle donne e le tecniche per fornire sostegno ma credo che l’insegnamento più significativo e che resterà in ognuna di noi è che non basta il “saper fare” , prima bisogna “saper essere”. Il centro Frida è davvero una bellissima realtà di donne coraggiose e oneste, credo che i cittadini di Barcellona e chi la rappresenta istituzionalmente dovrebbero prendere coscienza dell’importanza della sua presenza sul territorio e contribuire affinché il lavoro di queste donne possa davvero apportare un cambiamento importante non solo alle donne che si rivolgono al centro, ma a tutta la società e in tutti i luoghi civili.

Con il DDL Pillon si è tentato di fare passi enormi indietro, qual è la tua opinione?

DDL Pillon? Una follia! Credo sia l’attacco piu’ violento alla dignità delle donne degli ultimi anni, ai diritti civili delle donne e dei bambini vittime di violenza. Un disegno di legge maschilista e retrogrado che ci porta indietro di 50 anni e che distrugge anni e anni di lotte e le conquiste.

Dunque, consiglieresti ad altre persone di fare il tuo stesso percorso? Pensi di poter mantenere un legale con Frida pur vivendo a Palermo?

Certo che sì! Consiglierei sicuramente di fare un “corso di operatrice all’ascolto e all’accoglienza nei centri antiviolenza”, che come ho già detto rappresenta senza dubbio uno strumento indispensabile per attuare un cambiamento culturale del rispetto dei diritti civili e della libertà di ogni donna, direi di ogni persona, ma consiglierei anche di conoscere e sostenere il centro antiviolenza Frida, dove io ho lasciato un pezzetto di cuore e ho portato a casa una ricchezza infinita e la voglia di urlare a tutte le donne siate libere di essere senza paura. Il corso è terminato, ma per me è iniziato un nuovo percorso molto intimo e credo che Frida e tutte le donne che la compongono ne faranno parte.