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Studenti in assoluto silenzio, sguardo attento ed al tempo stesso attonito nell’ascoltare le testimonianze “forti” di Francesco Piobbichi, Operatore Sociale di Perugia e di Raffaella Cosentino, giornalista RAI nel convegno “Voci Oltre i Confini” svoltosi stamattina, venerdì 12 aprile 2019, nel Teatro “Vittorio Currò” dell’Oratorio Salesiano di Barcellona Pozzo di Gotto.

Organizzato dal Comitato per la Promozione della Cultura dell’Accoglienza “RESTIAMO UMANI” l’evento ha visto sul palco Piobbichi, che alla fine ha ringraziato il pubblico chiedendo di non applaudire ma di tenersi dentro questa cosa per riflettere ancor di più. Quattro anni vissuti a Lampedusa a fianco dei migranti ed un bellissimo libro “Disegni della Frontiera”, disegni forti ma colorati, intensi e molto umani, attraverso i quali, Piobbichi, mira a colpire il cuore di ciascuno di noi e non alla pancia, perché le migrazioni sono un fatto che riguarda la nostra quotidianità. Alla fine del suo intervento anche il sociologo Tindaro Bellinvia del Comitato, che ha moderato l’incontro, ha difficoltà a continuare per via delle fortissime emozioni.

Presenta al pubblico Raffaella Cosentino, per anni giornalista freelance oggi approdata in RAI, la quale ha realizzato un docufilm che ci presenta il come vien vissuto il fenomeno migranti dal punto di vista di un poliziotto, “dopo aver sentito un comunista come Piobbichi” afferma la Cosentino. In effetti la storia di questo lucano entrato in Polizia dopo un periodo nel quale aveva lavorato in Germania da emigrato, è veramente particolare. Dopo gli inizi a Torino arrivò a Bari quasi in coincidenza con la caduta del Muro di Berlino e visse in prima persona l’arrivo nel porto del capoluogo pugliese di tanti pescherecci colmi di migranti albanesi e sopratutto della nave Flora. “Per me questa gente da noi non ruba nulla, li definirei ladri di stelle” afferma il poliziotto nel documentario. Applausi alla fine della proiezione e l’intervento finale di Raffaella Cosentino, che è stata la prima ad entrare con le telecamere nei CIE, centri di identificazione ed espulsione, per raccontare la dura realtà in cui sono costretti a vivere gli immigrati.

Chiudiamo con le parole di Maria Concetta Santamaria di “RESTIAMO UMANI” che sintetizzano il significato di questa mattinata: “Le toccanti esperienze di Francesco Piobbichi alle frontiere e le inchieste di Raffaella Cosentino raccontate agli studenti per la promozione della cultura dell’accoglienza. Restiamo umani!!!”.