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Un concerto, ma non solo. Un’intervista, ma non solo. Aperta da “Una donna per amico”, “Mogol vi racconta”, la serata che ha visto il paroliere protagonista assoluto, è stata un’occasione particolarissima per il folto pubblico del Teatro Mandanici, l’occasione di conoscere sia dalla voce del diretto interessato sia attraverso l’interpretazione live delle più belle e amate canzoni da lui scritte, una lunghissima vita di successi, creatività, sodalizi artistici, incontri e ispirazione.
“Mogol vi racconta” ha concluso una intera giornata trascorsa con l’artista; nel pomeriggio, infatti, si era svolto un seminario sulla sicurezza che l’aveva visto special guest (Csa Training e Show Live Eventi gli organizzatori della duplice iniziativa, convegno e spettacolo).
Condotta da Mimmo Mollica, la chiacchierata a cuore aperto con Mogol davanti a centinaia di spettatori è partita dal primo componimento dell’autore, scritto in omaggio al suo primo flirt. Flirt per modo di dire, perché lui aveva appena cinque anni, e la sua “bella” non era più grande, e insieme l’emozione vera l’avevano provata aprendo il frigo e scoprendo cose buone da mangiare.
Molta autoironia, dunque, da parte dell’ospite che, a dispetto di una fama pluridecennale, è stato capace di prendersi in giro ma anche di commuoversi tanto nel dipanare la serie di ricordi memorabili – Battisti, Celentano, Luigi Tenco, Rino Gaetano, Cocciante, Mango sono solo alcuni degli artisti per cui ha scritto e con cui ha condiviso pezzi importanti della storia della musica italiana – quanto nell’ascoltare le “sue” canzoni reinterpretate dall’artista Sara Ricciardi e dalla band composta da Fabrizio Ribaudo alla batteria, Tindaro Raffaele a piano e tastiera, Tommaso Aricó al basso, Carmelo Scaffidi alle chitarre (acustica ed elettrica), Gemino Calà al sassofono.