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Il fatto non sussiste secondo la Corte d’assise di Messina, per la morte Cirian Catalin Apetroaei avvenuta il 19 maggio 2019 in contrada Posto di Femminamorta, il Pm aveva chiesto l’ergastolo per il fratello 27enne Tiberius Stelian assolto perchè non ha alcuna responsabilità.

La morte secondo la ricostruzione è stata causata da una caduta accidentale. Il processo era stato interrotto il 30 novembre dello scorso anno; i giudici invece di emettere la sentenza, uscirono dalla camera di consiglio con un’ordinanza disponendo una perizia, per capire da cosa o da chi fosse stata determinata la morte.

Nella giornata di ieri sono stati sentiti il professore Antonio Oliva, ordinario di medicina legale e il professore Vincenzo Arena, specialista in anatomia patologica, entrambi dell’università Cattolica del Sacro Cuore di Roma. Secondo gli esperti incaricati è emerso che la morte è stata determinata dalla caduta, dando seguito a quanto evidenziato sia nel corso del processo come anche nelle arringhe finali dagli avvocati Giuseppe Ciminata e Biagio Maurizio Catalano.

In definitiva con l’assoluzione è arrivata anche la scarcerazione del giovane arrestato il 5 febbraio 2021. Verso le due di notte del 19 maggio 2019 Tiberius Stelian, dopo aver contattato il numero unico di emergenza 112, riferì di aver rinvenuto il cadavere del fratello Ciprian Catalin, asserendo, nella circostanza, che il fratello era precipitato da un balcone, da un’altezza di circa cinque metri.

Dalle indagini disposte dalla magistratura e dai carabinieri scattò l’accusa e l’arresto per omicidio aggravato a carico del fratello, il quale si è sempre professato innocente. Con la sentenza di ieri si è scritta la parola fine, in sostanza non è stato il fratello a causare la morte, bensì una caduta accidentale.