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“Largo all’orgoglio” è stato il motto dello Stretto Pride che si è tenuto a Messina, ieri pomeriggio.

La città Metropolitana di Messina ieri ha accolto almeno cinquemila persone, provenienti da tutta la Regione, ma anche dalla vicina Reggio Calabria per manifestare la libertà dell’amore e perché siano garantiti i diritti di tutti, senza distinzione. Infatti, non solo è un diritto costituzionalmente sancito (art. 3) la non discriminazione, ma ormai la comunità si sente pronta a rompere le barriere del pregiudizio e a dire con forza che l’amore, quello che noi sentiamo di provare, non può avere né confini di identità sessuale né confini dati dai pregiudizi.

A marciare nella parata dello Stretto Pride non è stata solo la comunità LGBTQI, ma tutte le persone – anche eterosessuali – che hanno ritenuto legittimo e sacrosanto tutelare i diritti di tutte le persone, soprattutto quando questi diritti vengono ingiustamente negati. Tra queste persone vi sono state anche le attiviste del Centro Antiviolenza “Frida Onlus” e i redattori della Casa Editrice Smasher, entrambe realtà di Barcellona Pozzo di Gotto. Ad unirsi, anche l’Arci Cohiba e la Rete degli Studenti sempre della nostra città.
“E’ stata una manifestazione di libertà – dichiarano le attiviste di Frida Onlus – con un percorso breve ma che ha colorato la città per oltre tre ore. Una manifestazione che certamente, sul territorio provinciale, è del tutto inedita, ma che ha unito tantissime persone, oltre che le associazioni e le organizzazioni che come la nostra hanno aderito formalmente”.

L’arrivo a Piazza Unione Europea, ai piedi del Municipio, ha mostrato in tutta la sua interezza il fiume colorato, festante e felice dello Stretto Pride. L’organizzazione, coordinata da Rosario Duca dell’ArciGay di Messina, è stata impeccabile. Duca è stato coadiuvato da un team molto attento. La manifestazione si è svolta davvero come una festa: famiglie “tradizionali”, famiglie “arcobaleno”, figli e figlie, cittadini omosessuali ed eterosessuali, ma anche transgender, hanno attraversato le vie della città senza che lo Stretto Pride registrasse malumori o proteste. Per Messina, ma possiamo ben dire per tutta la provincia, è stato un pomeriggio che ha segnato – senza punto di ritorno indietro – una libertà insperata fino a qualche anno fa. Duca è stato molto chiaro e così lo è stata anche Ottavia Voza: la manifestazione ha dato e ridato voce a tutti coloro che, per qualsiasi ragione, hanno vissuto una negazione ai loro diritti. Infatti, Duca ha sottolineato che lo Stretto Pride non può essere considerato solo l’orgoglio della comunità LGBTQI, ma deve esserlo per tutte le persone che ogni giorno si battono per i diritti di chiunque, senza discriminazione. Inoltre, Ottavia Voza è stata molto chiara quando ha affermato “Vogliamo far sapere che nonostante i soprusi abbiamo ancora il sorriso”. Sì, perché lo Stretto Pride non è stata solo solidarietà e vicinanza, è stato anche un momento di festa per tutti!