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Con il patrocinio gratuito del Comune di Barcellona Pozzo di Gotto, del Presidio “Non Una Di Meno”, di Chayn Italia Onlus e dell’Ordine Professionale degli Assistenti Sociali delle Regione Sicilia, il Centro Antiviolenza “Frida Onlus” ha ospitato, lo scorso 22 giugno, Lea Melandri nei locali dell’Auditorium del Parco Maggiore La Rosa.

Nonostante il caldo e l’orario di inizio dell’incontro pubblico, l’evento ha segnato una grande partecipazione da parte di professionisti, operatori, insegnanti e gente comune che voleva incontrare e ascoltare – per la seconda volta a Barcellona Pozzo di Gotto – la Melandri, legata strettamente al femminismo degli anni ‘70.

Dopo i saluti istituzionali dell’avv. Angelita Pino, Assessore alle Pari Opportunità, ed un’introduzione curata da un’operatrice del Centro Antiviolenza, Lea Melandri, saggista, scrittrice e femminista storica, oltre che presidente della Libera Università delle Donne di Milano, ha discusso sul tema “Amore e violenza”.

Cosa avrebbero da spartire lo slancio ardente verso l’oggetto del proprio desiderio e la brutale lacerazione dell’altro, la tenerezza e l’odio rabbioso, la passione vivificante e il gesto mortifero? In realtà il sentimento amoroso e l’atto violento si compenetrano da sempre, secondo Lea Melandri, a partire dallo strappo che separa il maschio dal corpo di donna che lo ha generato. E sono intrecciati al punto da serrarsi in un nodo inestricabile che costituisce – sia per gli individui sia per i gruppi umani – il “fattore molesto” della civiltà.

Con grande acutezza e in modo appassionato, Lea Melandri ha condotto gli astanti all’interno di una importante riflessione, con lo scopo di mettere a nudo le ambivalenze e le contraddizioni del rapporto di potere tra i sessi. Per la Melandri, la violenza reale e simbolica è annidata all’interno delle relazioni più intime come la sessualità e la maternità.

L’occasione è stata favorevole anche per presentare la ristampa del saggio “Lo strabismo della memoria”, edito da Edizioni Smasher, e per consegnare – a cura della coordinatrice di Frida Onlus, la dott.ssa Lucia Crisafulli – gli attestati alle nuove Operatrici all’ascolto e all’accoglienza che da gennaio a marzo di quest’anno hanno seguito un percorso di primo livello per apprendere le nozioni principali di prevenzione e contrasto della violenza di genere e della violenza maschile.

Un plauso al Centro Antiviolenza di Barcellona Pozzo di Gotto e a tutte le sue Operatrici che, ancora una volta, sono attenti al territorio, offrendo gratuitamente un evento formativo di altissimo spessore e per il quale sono arrivate persone anche da Palermo e da Siracusa.

(Foto di Santino Crisafulli)