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Un’interpellanza urgente, indirizzata alla Consulta Giovanile del Comune di Milazzo, è stata presentata oggi dall’Associazione Esseri Uguali, realtà da anni impegnata nella tutela dei diritti delle fasce più fragili della popolazione. Il documento, firmato dal presidente Saverio Todaro, punta i riflettori sulla condizione attuale degli “spazi neutri” destinati agli incontri protetti tra minori e genitori, definiti “inadeguati” e “non conformi alla funzione sociale e protettiva che dovrebbero svolgere”.
L’interpellanza, che affronta un tema di evidente rilevanza sociale, sottolinea la necessità di un intervento strutturale e gestionale da parte dell’Amministrazione comunale. Secondo quanto dichiarato, gli ambienti oggi utilizzati risulterebbero spogli, privi di arredi idonei e non accessibili in maniera appropriata, con potenziali ripercussioni sul benessere psicologico di bambini e ragazzi coinvolti in percorsi delicati di supporto familiare.
L’Associazione richiama inoltre le linee guida del Coordinamento Italiano dei Servizi contro il Maltrattamento e l’Abuso all’Infanzia (CISMAI), invitando l’Amministrazione a ripensare tali spazi non solo come luoghi fisici, ma come veri e propri strumenti educativi e relazionali.
“Di seguito si riporta integralmente il testo dell’interpellanza trasmesso alla Consulta Giovanile:
“INTERPELLANZA
Oggetto: Interpellanza in merito alla necessità di intervento dell’Amministrazione Comunale ai fini dell’adeguamento degli “spazi neutri” destinati agli incontri protetti.
Alla cortese attenzione
del Presidente e dei Membri della Consulta Giovanile di Milazzo
Il sottoscritto rappresentante legale dell’Associazione Esseri Uguali,
PREMESSO CHE
• L’art. 3 della Costituzione italiana sancisce il dovere della Repubblica di rimuovere gli ostacoli di ordine sociale che limitano l’uguaglianza e impediscono il pieno sviluppo della persona umana;
• Il Comune di Milazzo, attraverso i Servizi Sociali, ha la responsabilità di garantire tutela e accoglienza adeguata ai soggetti fragili, tra cui minori coinvolti in situazioni delicate e spesso traumatiche;
• Gli spazi neutri destinati ai colloqui protetti ed all’accoglienza e gestione dei colloqui tra i minori/soggetti deboli e gli operatori dei Servizi Sociali devono rispettare criteri di idoneità ambientale, emotiva e psicologica, contribuendo a creare un contesto protetto e accogliente;
• È utile richiamare quanto sottolineato dal Coordinamento Italiano dei Servizi contro il Maltrattamento e l’Abuso all’Infanzia – CISMAI, ovvero che l’espressione “spazio neutro” nasce per qualificare un luogo che possa accogliere e fronteggiare una situazione di conflitto fra adulti (i genitori), riducendone le conseguenze sulla persona di minore età, evoca, in virtù dell’equidistanza, comunque la presenza di due contendenti; c’è bisogno del luogo neutro per “neutralizzare” la disputa, la conflittualità, la difficoltà a pensarsi come coppia genitoriale non essendoci più il legame affettivo o coniugale. Al contrario, quello spazio andrebbe pensato a partire da un altro approccio: per accompagnare un incontro – tra genitore e figlio/a – reso difficile dalla relazione conflittuale tra gli adulti, per dare la possibilità al figlio/a di vivere la relazione con il genitore e a questo di imparare a esercitare il ruolo parentale in modo indipendente dalla precedente condizione di coniuge. Dovrebbe essere anche opportunità per l’altro genitore di uscire dalla dimensione conflittuale. È necessario, quindi, pensare questo spazio come uno degli interventi di accompagnamento di un nucleo familiare in difficoltà, perché come è opportunamente sottolineato nelle Linee guida, lo spazio di incontro non è un luogo per interventi di mediazione familiare anche se certamente la realizzazione degli incontri richiede interventi di negoziazione, regole co–costruite e condivise.
CONSIDERATO CHE
• Allo stato attuale, i locali adibiti a tale funzione nel Comune di Milazzo risultano inadeguati: si presentano asettici, scarni, spogli, privi di qualsivoglia elemento di accoglienza o personalizzazione, e, peraltro, sono raggiungibili solo attraverso un percorso non conforme alla finalità sociale e protettiva cui dovrebbero rispondere;
• Tale condizione può compromettere seriamente l’efficacia degli interventi psico-sociali e causare ulteriore disagio ai soggetti già vulnerabili, in particolare ai minori.
SI INTERPELLA LA CONSULTA GIOVANILE
perché si faccia promotrice presso l’Amministrazione Comunale di Milazzo di una richiesta formale di intervento urgente per:
1. L’adeguamento strutturale e funzionale dei locali protetti, con l’inserimento di elementi di arredo idonei all’accoglienza di minori e soggetti fragili (giochi, materiali didattici, colori, arredi morbidi e funzionali);
2. La revisione del percorso di accesso ai locali, affinché sia consono alla funzione e non esponga i soggetti a ulteriori forme di disagio o stigmatizzazione;
3. La predisposizione di linee guida per l’utilizzo e la manutenzione di tali spazi, con il coinvolgimento delle figure professionali del settore sociale e psicologico, che includano anche principi ispiratori già evidenziati dal CISMAI, volti al perseguimento dei seguenti obiettivi:
a. valorizzare il bisogno/diritto del minorenne di veder salvaguardata la relazione con entrambi i genitori e i parenti, riconoscendo e tutelando i legami che ne derivano;
b. aiutare il bambino a vivere gli incontri nella maniera più sicura e serena possibile;
c. mantenere o ristabilire la relazione con il genitore non affidatario, con quello lontano o allontanato, per il quale è stato disposto l’accertamento delle capacità genitoriali;
d. contribuire a un possibile miglioramento della sensibilità, responsività e responsabilità del genitore verso il figlio;
e. sostenere la progressiva capacità del genitore di organizzare e gestire in modo autonomo gli incontri;
f. organizzare il servizio attraverso la predisposizione di un regolare lavoro di équipe e la supervisione periodica al gruppo di lavoro;
g. provvedere alla formazione continua di tutti gli operatori coinvolti sul caso, oltre a una formazione specifica sui temi del maltrattamento e dell’abuso all’infanzia e sulla genitorialità;
h. qualora il nucleo familiare appartenga ad una cultura altra, predeterminare strumenti utili affinché l’équipe possa avvalersi della competenza di figure professionali (quali mediatori interculturali, etno-psicologi e antropologi) che possano fornire gli strumenti utili a comprenderne e contestualizzarne i comportamenti.
CONFIDANDO in un pronto interessamento da parte della Consulta e in un tempestivo riscontro dell’Amministrazione comunale, si rimane a disposizione per ogni ulteriore iniziativa utile al raggiungimento di tale obiettivo di civiltà e tutela dei diritti fondamentali dei più deboli.
Milazzo, 07.05.2025″
Tuttavia, l’interpellanza non è stata discussa durante la seduta odierna della Consulta Giovanile, per la consueta mancanza del numero legale. Secondo quanto riportato, nonostante l’urgenza e la rilevanza del tema, il Presidente della Consulta ha scelto di non procedere autonomamente alla trasmissione del documento all’Amministrazione, preferendo attendere la discussione assembleare. Una scelta che, secondo Saverio Todaro, rischia di determinare ulteriori ritardi su un tema che richiederebbe invece risposte rapide e responsabili”.