Se ci si chiede cosa sia il Lido Baiadera, la risposta non può che essere questa: un luogo raccolto sulle onde del Tirreno, sotto il promontorio del Tindari, dove artisti di calibro nazionale e internazionale intrecciano i loro successi alle stelle.
Potrebbe sembrare un’immagine uscita da un romanzo, e invece è realtà. Una realtà resa possibile dal progetto di Francesco Scardino, che della sua “perla del Tirreno” ha scelto di fare un investimento nelle emozioni.
«Il Lido Baiadera non è un semplice lido, non siamo un locale da ombrellone: siamo un teatro a cielo aperto. Qui non si consuma musica, si vive. Abbiamo scelto di portare artisti che hanno qualcosa da dire, non da vendere» racconta Scardino. «Il mare ce l’hanno tutti, i tramonti anche, ma questa atmosfera e questa identità sono solo nostre. Solo del Baiadera».
Lo scorso 9 agosto 2025, sul palco del Baiadera è salito Mario Venuti per una tappa del suo tour Tra la carne e il cielo — chitarra sola. Un evento sold out, un sogno che si avvera.
«Per molti di noi Mario Venuti è stato un sogno a lungo rincorso. Da bambino guardavo Sanremo con i miei genitori e quando c’era lui non si parlava: si ascoltava. Si capiva che quella voce, quei testi, quella presenza erano qualcosa di diverso. Oggi quel sogno è salito su questo palco».
Poco prima di salire sul palco, Mario Venuti ci racconta:
«È un concerto molto intimo: la chitarra può ricreare piccoli mondi, come ci insegna la nostra tradizione musicale. Questa sera, oltre ai brani del mio ultimo disco, canterò canzoni popolari e alcuni grandi successi italiani, come quelli di Domenico Modugno. Magari ci sarà un “karaoke nazionale” che unisca artista e pubblico. L’energia rimbalza dal palco alla platea e torna indietro: è un flusso continuo».
Ed è esattamente ciò che accade. Con Figli delle stelle, Crudele, Vita, il pubblico canta all’unisono: un’onda di voci e sorrisi che trasforma la spiaggia in un’unica emozione.
Tra la carne e il cielo è l’undicesimo album di Mario Venuti (Microclima, 2024), frutto di una sintesi di mondi musicali che l’artista coltiva da una vita. L’anno scorso ha festeggiato quarant’anni di carriera, e continua a cercare un equilibrio tra terra e cielo, tra tensione e armonia.
Solo una settimana prima, lo stesso palco aveva accolto Luca Madonia, amico e collega fin dagli esordi nei Denovo.
«La freschezza dei vent’anni, l’entusiasmo e anche l’acerbità… sono anni bellissimi, e con Luca abbiamo condiviso molto. Quell’energia resta» ricorda Venuti.
Per Scardino, ogni evento al Lido Baiadera è parte di un progetto culturale che guarda oltre l’estate e il turismo balneare:
«La Sicilia è una terra meravigliosa ma disgraziata: piena di talento, ma spesso costretta a vederlo partire; piena di bellezza, ma troppo spesso dimenticata o sfruttata. Nonostante tutto, continua a generare poesia. E artisti come Mario Venuti raccontano al mondo un sud che non grida, ma incanta. Questa terra ci chiede una cosa sola: di non tradirla. Ed è per questo che noi siamo qui».
Baia Events 2025, la stagione musicale del Lido Baiadera, non è ancora terminata. Il 15 agosto toccherà a I Camurria, il 17 a Le Matrioske, il 22 sarà la volta di Tony Canto & Turè Muschio (data recuperata) e il 23 agosto chiuderanno Alessio Bondì e Andrea Sposari.
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Articolo di Valentina Di Salvo
Immagine di OraWebTv







