“Mancano 3 mesi e mezzo alla scadenza dei poteri speciali per il Risanamento e pur sembrando ancora un’eternità non credo lo sia affatto considerato cosa ci sia ancora in ballo per la città di Messina!”
Il consigliere comunale Libero Gioveni, capogruppo di Fratelli d’Italia, che si era fatto promotore con i colleghi di gruppo Currò e Carbone di presentare in Consiglio Comunale un atto di indirizzo per impegnare il sindaco Basile a chiedere formalmente al Governo la proroga della legge speciale sul risanamento e i poteri al Commissario straordinario che scadranno il prossimo 31 dicembre, richiama l’attenzione del primo cittadino proprio sulla scadenza stabilita dall’art. 11 ter della Legge n. 76/2021 che certamente farebbe nuovamente sprofondare nel limbo la città vanificando tutto l’ottimo lavoro fin qui svolto in termini di sbaraccamento, assegnazione alloggi e rigenerazione urbana.
Il nostro atto di indirizzo è stato approvato all’unanimità dal Consiglio Comunale lo scorso 1 agosto – ricorda GIoveni – e ad oggi, a meno che il sindaco non vi abbia già provveduto lontano dai riflettori non mettendo l’Aula a conoscenza, non sembra esserci traccia di alcun suo atto che dia seguito alla nostra deliberazione consiliare.
Eppure nell’atto – prosegue il consigliere – è stato dettagliato indicato cosa si è riusciti a produrre in maniera esponenziale rispetto al passato grazie proprio alla legge speciale (una media annua di assegnazione alloggi quintuplicata) e cosa ancora vi sia in itinere (assegnazione di altri 150 alloggi entro il 2025, demolizioni e bonifiche varie, realizzazione di edilizia “green”, rigenerazioni di aree già sbaraccate ecc.) che certamente non può essere cancellato in maniera deleteria con un colpo di spugna!
E’ evidente che rimaniamo fiduciosi nel buon senso di chi a Roma dovrà prendere delle decisioni in tal senso – aggiunge l’esponente di FdI – anche perché qualche settimana fa era stato lo stesso Presidente Schifani a chiedere formalmente alla premier Meloni la proroga dei propri poteri commissariali, ma è altrettanto evidente il fatto che il sindaco della città oggetto della legge non può certamente rimanere silente!
Mi auguro quindi – conclude Gioveni – che, al netto del suo documento o di una delibera di Giunta che sarà opportuno formalizzare al Governo sul tema, oltre alle missioni romane per la questione Ponte, il sindaco Basile ne possa programmare altre nei prossimi giorni proprio per l’altrettanto importante emergenza baraccopoli della città di Messina, incassando il risultato che tutte le forze politiche auspicano”.