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Sopralluogo del sindaco Pippo Midili e dell’assessore ai lavori pubblici Santi Romagnolo questa mattina al cantiere di Grazia dove sono in corso i lavori per la realizzazione del secondo asilo nido di Milazzo. L’ex scuola primaria della frazione mamertina ha infatti subìto una riconversione con demolizione e ricostruzione grazie ai fondi stanziati con il Pnrr per un ammontare di 821mila euro. Più nel dettaglio, Milazzo è uno degli 845 comuni che hanno beneficiato di tale investimento da utilizzare per gli impianti scolastici, tanto che la somma totale spettante all’ente e pari a un milione e quattrocento mila euro, è stato utilizzato per riqualificare i locali dell’asilo di Santo Pietro e appunto l’ex scuola di Grazia.
La direzione lavori ed i rappresentanti della ditta hanno fornito informazioni sullo stato dei lavori assicurando che nei primi mesi del nuovo anno, verosimilmente marzo, la scuola sarà consegnata al Comune.
Nel nuovo plesso è previsto l’inserimento di 34 bambini residenti in città: una opportunità per molte famiglie di poter avere un luogo sicuro dove lasciare i propri piccoli bambini e recarsi a lavoro serenamente evitando magari maggiori esborsi previsti dalle strutture private.
La nuova scuola, altamente innovativa, ecosostenibile, con due terrazze esterne e locali accoglienti con classe energetica A4 quindi estremamente green, senza nessun impatto sull’ambiente grazie all’utilizzo di materiali innovativi.
Al primo piano della struttura ci saranno gli uffici dirigenziali dell’asilo, la sala per gli insegnanti e la mensa, mentre i locali dedicati ai bambini saranno dotati di giochi inclusivi e ambienti idonei per lo sviluppo psicofisico dei piccoli da zero ai tre anni. “Devo ringraziare la ditta appaltatrice per la celerità con cui sta eseguendo i lavori. Pensavamo a tempi più lunghi invece siamo già a buon punto” – ha dichiarato il sindaco Midili che ha effettuato anche una diretta social per mostrare ai cittadini lo stato delle opere, sottolineando l’eccezionalità di aver completato una prima struttura scolastica, quella del Sacro Cuore, con i fondi del Pnrr e adesso questo secondo asilo nido.

L’imprenditore milazzese Arturo Formica, titolare della Famma, che ha presentato assieme al figlio Antonio (in raggruppamento temporaneo di imprese), la proposta di riqualificazione e rifunzionalizzazione dei Molini Lo Presti che la commissione della centrale unica di committenza “Tirreno ecosviluppo” ha ritenuto meritevole di accoglimento si è avvalso della collaborazione specialistica dello studio Ufo di Pace del Mela e di un team di professionisti che ha curato i vari aspetti del progetto.
La struttura operativa, nello specifico è composta dai Claudio Lucchesi, Carmela Notaristefano, Maria Luisa Verzera, Gaetano Antonio Arrigo, Tiberino Romola, Nicola Mobilia, Letterio Giordano e Gianluca Mirenda, tutti professionisti che operano nella nostra provincia.
Ma cosa prevede nello specifico l’intervento che punta a distanza di ben 25 anni dall’acquisto da parte del Comune, a rivoluzionare il grande fabbricato di via dei Mille?
“L’idea di partenza del progetto è stata quella di mantenere il grande volume di coloro rosso che caratterizza tutto il complesso. Verrà restaurata la porzione di prospetti di pregio di via dei Mille, integrandola alla parte che sarà demolita e ricostruita. La facciata di via Giorgio Rizzo invece sarà di colore grigio chiaro”. Novità per quanto riguarda anche l’intervento prettamente edilizio. “Il nuovo volume edificato sarà pari a 21.672 metri cubi, nettamente inferiori a quello esistente di 83 mila metri cubi e si svilupperà longitudinalmente in parallelo a via dei Mille. La parte retrostante rimarrà libera e destinata a parcheggio. Il piano terrà diventerà uno spazio sociale, un’area aperta e coperta a doppia altezza, dove camminamenti e zone di sosta fluiscono attraverso le forme organiche dei volumi con destinazioni diverse: un hotel, un centro conferenze, un supermercato, un bar, uffici comunali. Dalla reception dell’hotel si accede direttamente al livello superiore dove si trovano le camere. Una scala mobile posta al di là dei due grandi archi di ingresso di via Birago guiderà il visitatore a quota 9 metri. Questo livello, avente superficie coperta pari a 2975 mq ospiterà un centro commerciale, ristorante, centri di noleggio auto e il terminal marittimo con deposito bagagli, biglietterie e sale d’attesa; a questo livello un ponte sospeso collegherà il terminal marittimo alla zona imbarchi posta nell’area portuale di fronte. L’altezza massima raggiunta – si legge ancora – sarà di 17,20 metri con una terrazza che sarà un punto panoramico che permette di collegare visivamente il mare di levante con quello di ponente”.
Giova ricordare che il progetto prescelto dovrà adesso, acquisiti i pareri di legge, essere messo in gara pubblica sempre da parte della Centrale di committenza, con una base pari all’offerta presentata dalla Famma al fine di individuare l’impresa che dovrà eseguire i lavori.