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Milazzo non può più affrontare il disagio giovanile come un fenomeno passeggero. Il giovane Saverio Todaro interviene oggi non solo come giovane di ventidue anni che vive sul territorio milazzese, ma anche come operatore nel settore dell’infanzia e come cittadino consapevole delle difficoltà, delle aspettative e delle esigenze dei propri coetanei.

“In questa vicenda non posso non intervenire anche nella mia veste istituzionale: rappresento la Consulta Giovanile del Comune di Milazzo, organo consultivo che ha il compito di portare la voce dei giovani all’interno delle istituzioni. Ritengo quindi doveroso richiamare l’attenzione sulla situazione di grave disagio che coinvolge la nostra comunità.

Gli ultimi fatti di cronaca, riportati da Milazzo 24, delineano una situazione preoccupante nella zona della Sena, alle spalle di via Cumbo Borgia: automobili danneggiate, degrado diffuso, urina nelle strade, minacce rivolte a donne e anziani, fino all’ultimo atto vandalico, la rottura di una vetrata di un portone.

Questi episodi compromettono la vita quotidiana dei residenti, creando un clima di insicurezza e preoccupazione diffusa.

Già in passato avevo formalmente segnalato al Garante per l’Infanzia del Comune di Milazzo il degrado e il disagio presenti in quest’area. Purtroppo, gli episodi si sono ripetuti, confermando la persistenza di un problema strutturale che non può essere affrontato esclusivamente come questione di ordine pubblico.

Il territorio rimane privo di presidi educativi e di controlli costanti. Gli interventi delle forze dell’ordine sono episodici e la videosorveglianza insufficiente. In questo contesto, gruppi di giovani, spesso privi di punti di riferimento e opportunità di crescita, reagiscono al proprio disagio in modo violento o antisociale.

È importante sottolineare che tali comportamenti non sono responsabilità esclusiva dei ragazzi: riflettono la carente attenzione delle istituzioni e della comunità educativa, che non hanno saputo offrire strumenti concreti di supporto e inclusione.

Ogni bottiglia rotta, ogni atto di vandalismo e ogni aggressione sono manifestazioni visibili di un disagio profondo e complesso. Affrontarlo richiede interventi coordinati, strutturati e continui, in grado di coniugare prevenzione, educazione e sicurezza.

Non bastano interventi repressivi o episodici. Serve una risposta coordinata che integri sicurezza, prevenzione ed educazione.

Ribadisco quindi la necessità di convocare il Tavolo Tecnico Interistituzionale sul disagio e la devianza giovanile, annunciato dall’Assessore competente, ma non ancora concretamente attivato.

Oggi la richiesta non proviene solo dalla Consulta Giovanile o dalle associazioni, ma anche dalla cittadinanza, direttamente coinvolta nella vita quotidiana della Sena. È fondamentale ascoltare residenti, associazioni e operatori per costruire un piano strategico permanente, con azioni concrete e costanti sul territorio.

“Il Tavolo dovrà includere istituzioni, forze dell’ordine, scuola, operatori sociali e associazioni, per garantire un approccio integrato e sostenibile.

Centri di aggregazione, educatori e psicologi: presidi concreti per la città

Milazzo necessita di:

Centri di aggregazione giovanile accessibili e attivi.
Educatori di strada e operatori sociali presenti sul territorio.
Supporto psicologico e percorsi di inclusione, per prevenire che il disagio diventi violenza.
Videosorveglianza e coordinamento istituzionale integrati con interventi educativi.
Questi strumenti non servono solo a reprimere episodi, ma a costruire opportunità e fiducia per i ragazzi, riducendo il degrado e la percezione di abbandono dei cittadini.

Lo Spazio Neutro: presidio di civiltà e tutela dei minori

Un tema centrale riguarda lo Spazio Neutro, presidio educativo, giuridico e relazionale fondamentale per la tutela dei minori e la gestione dei casi di fragilità familiare.

Non è un semplice luogo fisico: è uno spazio dove il bambino può mantenere o ricostruire legami con i propri genitori in sicurezza, secondo le indicazioni dell’Autorità Giudiziaria.

Alcune espressioni riduttive, come “meglio di niente”, non rendono giustizia all’importanza di questo servizio, che deve rimanere neutro, terzo e indipendente, con l’unico obiettivo del benessere del minore.

Lo Spazio Neutro accoglie minori dai 0 ai 21 anni, con particolare attenzione alla fascia 0–10, spesso coinvolti in procedimenti giudiziari o destinatari di provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria.

Difendere questo presidio significa difendere il diritto dei minori a crescere in un contesto sicuro, sereno e rispettoso, lontano da strumentalizzazioni politiche o conflitti di interesse.

Appello alle istituzioni e alla cittadinanza

Alla luce della persistente inattività, è stata inviata una formale istanza al Prefetto di Messina, con comunicazione alle autorità regionali e nazionali competenti, come atto di responsabilità civile, non polemico.

Oggi la richiesta di convocare il Tavolo Tecnico trova un forte sostegno nella cittadinanza attiva, che chiede sicurezza, ascolto e interventi concreti.

Milazzo ha bisogno di risposte concrete, di un nuovo patto civico tra istituzioni e cittadini, capace di restituire fiducia ai giovani, sicurezza ai residenti e senso di appartenenza all’intera comunità.

La sicurezza nasce dalla cura, non dalla paura. È tempo di agire con serietà, continuità e coraggio, prima che il silenzio diventi complicità”.