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Piano urbano della mobilità sostenibile, si apre il confronto per la redazione di una pianificazione destinata a modificare l’assetto della città del Capo al fine di renderla più vivibile.
Questa mattina nella sala giunta si è svolta la conferenza stampa di presentazione del cronoprogramma che porterà la città di Milazzo verso una mobilità sostenibile.

In apertura dell’incontro, al quale hanno presenziato anche gli assessori Santi Romagnolo, Francesco Coppolino e Angelo Maimone ed il comandante della Polizia locale, Giacomo Villari, il sindaco Pippo Midili ha riferito che la società Tps Pro srl di Bologna ha effettuato in questi mesi dei rilievi per predisporre una bozza che dovrà passare attraverso un confronto con la cittadinanza. In particolare sono stati fatte analisi del flusso viario nelle principali arterie cittadine ed in particolare nella zone Parco e di Ponente che sono anche accessi importanti a Milazzo, della sosta, con riferimento ai parcheggi liberi e a pagamento e altri studi atti a dimostrare l’importanza dello strumento territoriale, che, completati tutti gli adempimenti preliminari, dovrà essere oggetto della proposta finale da sottoporre al voto del consiglio comunale. Dibattito e voto che, essendo ormai vicina la fine della consiliatura avverrà – come confermato dallo stesso Midili – dopo le Amministrative di primavera.

Nel frattempo comunque il percorso andrà avanti con gli incontri con i cosiddetti “stakeholders”. Il primo è stato già fissato il 20 di questo mese a palazzo D’Amico con i commercianti, le associazioni e la cittadinanza.
Il Pums – ha detto ancora il sindaco – nasce da rilievi sul traffico effettuati la scorsa primavera nei punti più critici della città con l’obiettivo dichiarato di pervenire alla rigenerazione urbana, con riduzione del traffico, incentivazione all’uso di mezzi pubblici e recupero di spazi urbani più a misura d’uomo. Ruolo decisivo in tal senso spetterà al trasporto pubblico locale, che è stato migliorato negli ultimi anni con la gestione della Sais”. Riferendo alcuni dati che emergono dallo studio, Midili ha fatto presente che il flusso veicolare oggi è aumentato di oltre l’11% rispetto al 1996 e del 30% rapportato agli abitanti.
Al Pums farà riferimento anche il Pug, lo strumento urbanistico del territorio che ha sostituito il Prg e che il Comune di Milazzo sarà chiamato pure ad adottare.

Il consiglio comunale, nella seduta di seconda convocazione della sessione ordinaria ha approvato con 16 voti favorevoli e 3 astenuti (la minoranza) un debito fuori bilancio di € 391.283,47 in favore della ditta “Fasal di Salamone Salvatore C. s.a.s.”, a seguito di sentenze del Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Sicilia. Con identica votazione ha dato al provvedimento immediata esecutività.

La natura del debito, derivante da un permesso di costruire, su cui era nata una procedura legata agli oneri di urbanizzazione, e in presenza di cambio di destinazione d’uso, senza opere, da industriale a commerciale di un immobile ubicato in via Acqueviole, è stata spiegata dal dirigente del settore tecnico di palazzo dell’Aquila. Fabio Marino. In buona sostanza il Cga, viste le sentenze, intimava al Comune la rideterminazione degli oneri, chiedendo solo la differenza tra quanto previsto per realizzare ex novo un edificio commerciale e quanto già censito nella precedente destinazione industriale, secondo le tabelle vigenti al momento del rilascio del permesso a costruire, e a restituire alla parte ricorrente l’eventuale differenza tra quanto versato e quanto emergente dalla rideterminazione, maggiorata degli interessi al tasso legale decorrenti dalla data di notifica del ricorso. Operazioni avvenute, come chiariva poi l’assessore Roberto Mellina, mediante compensazione per intero con debiti tributari della ditta come previsto dall’apposito regolamento approvato dal consiglio comunale. L’atto deliberativo, come per legge e prescritto anche nel parere del collegio dei revisori dei conti, sarà trasmesso alla Corte dei Conti.

In prosecuzione di seduta veniva messa in discussione una mozione di Bagli, con cui proponeva la realizzazione di spogliatoi prefabbricati per tensostruttura della scuola media “Luigi Rizzo”, spiegandone la necessità e le finalità, anche in considerazione che il Comune registra un notevole deficit di impiantistica sportiva. Non si perveniva comunque alla votazione perché diversi consigliere abbandonavano l’aula facendo venir meno il numero legale e portando il presidente di seduta, Rosario Piraino, a dichiarare chiusa la sessione consiliare.