Piano urbano della mobilità sostenibile, si passa alla fase operativa con gli incontri pubblici. Giovedì 20 novembre a palazzo D’Amico sono previste due riunioni, una alle 15 e una alle 17 con rappresentanti delle istituzioni, associazioni e operatori commerciali. Complessivamente sono stati invitati dal Comune oltre 130 operatori ritenuti “stakeholders”.
Si tratta di un primo incontro preliminare per conoscere lo studio del territorio portato avanti dalla società Tps Pro srl di Bologna nei mesi scorsi attraverso anche dei rilievi sul flusso viario nelle principali arterie cittadine, finalizzato alla predisposizione della bozza che sarà oggetto di confronto con la cittadinanza, al fine di giungere ad un piano destinato a modificare l’assetto della città del Capo al fine di renderla più vivibile.
Il Pums infatti è uno strumento di pianificazione strategica che, in un orizzonte temporale di medio-lungo periodo (10 anni) sviluppa una visione di sistema della mobilità urbana, proponendo il raggiungimento di obiettivi di sostenibilità ambientale, sociale ed economica attraverso la definizione di azioni orientate a migliorare l’efficacia e l’efficienza del sistema della mobilità e la sua integrazione con l’assetto e gli sviluppi urbanistici territoriali
“Proprio per queste ragioni – spiega il sindaco Pippo Midili – le opinioni, le esperienze ed i bisogni di chi svolge un ruolo attivo nell’ambito sociale, culturale ed economico nella nostra città, sono importanti per comprendere le dinamiche del territorio, evidenziare le criticità, valorizzare le opportunità ed individuare le priorità strategiche. Il Pums – ha detto ancora il sindaco – nasce da rilievi sul traffico effettuati la scorsa primavera nei punti più critici della città con l’obiettivo dichiarato di pervenire alla rigenerazione urbana, con riduzione del traffico, incentivazione all’uso di mezzi pubblici e recupero di spazi urbani più a misura d’uomo. Ruolo decisivo in tal senso spetterà al trasporto pubblico locale, che è stato migliorato negli ultimi anni con la gestione della Sais”.
Il Piano della mobilità sostenibile – cui farà riferimento anche il Pug, lo strumento urbanistico del territorio che ha sostituito il Prg e che il Comune di Milazzo sarà chiamato pure ad adottare – al termine degli adempimenti preliminari, dovrà essere oggetto della proposta finale da sottoporre al voto del consiglio comunale.
Dibattito e voto che, essendo ormai vicina la fine della consiliatura avverrà – come confermato dallo stesso Midili – dopo le Amministrative di primavera.
La giunta municipale ha approvato il bilancio di previsione 2026-28. Un provvedimento che arriva ancora una volta in anticipo rispetto al termine fissato ma che per il Comune mamertino assume un significato ancor più particolare perché, come avvenuto lo scorso anno, a palazzo dell’Aquila ci si muove in linea con l’anno di riferimento.
Soddisfazione è stata espressa dal sindaco Midili. «Approvare il Bilancio di Previsione 2026 – afferma – vuol dire dotarsi dello strumento più importante per una pubblica amministrazione; lo strumento fondamentale per attuare il programma di governo e per dare risposte concrete alle aspettative della cittadinanza tutta. Per un Comune sopra i 30 mila abitanti è un segnale evidente di buona amministrazione e di capacità di programmazione. Un bilancio che ammonta complessivamente a 44 milioni di euro e rispetta tutti i parametri normativi, compreso l’accantonamento forzato per le somme ancora non riscosse nel settore tributario e che vengono accantonato nel Fondo crediti di dubbia esigibilità.
Pur con queste limitazioni, riusciamo a garantire tutti i servizi essenziali, effettuando gli interventi inseriti nel nostro programma di rigenerazione urbana grazie ai finanziamenti esterni che siamo riusciti ad ottenere capitalizzando il lavoro degli Uffici che in questi anni hanno prodotto una progettualità che mai c’era stata prima al Comune di Milazzo. Non solo. Dal nostro bilancio siamo costretti a togliere un altro milione per pagare la rata annuale del mutuo che abbiamo ereditato nel 2009. Soldi che potevano essere spesi per altri interventi in città».
Il documento contabile sarà ora trasmesso al Collegio dei Revisori dei Conti per il parere di competenza e poi seguirà l’iter con il passaggio in Commissione prima del definitivo inserimento nell’ordine del giorno del Consiglio comunale per il voto finale. L’obiettivo è giungere all’approvazione entro fine anno.



