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Presentato in una conferenza stampa alla Camera da esponenti del comitato promotore: per il Pd la capogruppo Chiara Braga e il deputato Anthony Barbagallo, per il M5s la senatrice Barbara Floridia, e per Avs il coportavoce dei Verdi Angelo Bonelli.

Il comitato promotore è formato da oltre 80 fra associazioni e movimenti. Fra i leader che il 29 saranno presenti, la segretaria Pd Schlein, esponenti di vertice del M5s e Bonelli. Fra i motivi del “No”, è stato spiegato, “anche i recenti rilievi e dinieghi della Corte dei Conti, che hanno messo in evidenza criticità rilevanti del progetto: assenza di coperture finanziarie certe, rischi di squilibrio nella spesa pubblica, elementi progettuali non definiti o incoerenti, timori fondati sui potenziali impatti economici, ambientali e sociali, incertezza sui tempi, sulla sicurezza e sulla governance dell’opera”.

“Si tratta di osservazioni – è spiegato in una nota – che confermano quanto comitati, cittadini ed esperti denunciano da anni: il Ponte non è una priorità, non è una soluzione ai problemi strutturali del Sud e rischia di assorbire risorse fondamentali per infrastrutture realmente necessarie: dalla messa in sicurezza del territorio al trasporto pubblico, dai collegamenti ferroviari alla manutenzione ordinaria e straordinaria”.

“Il corteo del 29 novembre – conclude la nota – sarà una grande manifestazione nazionale, aperta a tutti e tutte, per ribadire una visione alternativa: sviluppo, lavoro, mobilità, tutela dell’ambiente e sicurezza del territorio non si costruiscono con mega-opere irrealistiche, ma con investimenti concreti, verificabili e sostenibili”.