Nella suggestiva cornice della Basilica della Madonna della Provvidenza è andato in scena lo spettacolo “E nasciu u bambineddu”, portato in scena dal polistrumentista e ricercatore siciliano Michele Piccione, accompagnato da Gabriele Bazza e Jimmy Sciortino.
L’evento ha rappresentato il momento conclusivo del Festival Cunti e Canti, trasformando il borgo medievale in un luogo di ascolto, memoria e tradizione.
Un lungo e simbolico percorso di nove giorni compiuto da Maria e Giuseppe da Nazareth a Betlemme, rievocato attraverso il patrimonio musicale e narrativo della Sicilia. Un racconto intessuto di nenie, canti antichi, pastorali e melodie popolari, tramandati oralmente e custodi di una spiritualità arcaica e profondissima.
Dall’Annunciazione alla visita dei Re Magi, la storia della Natività è stata interpretata con quella ricchezza teologica e poetica che caratterizza la tradizione isolana, trasformando la performance in un’esperienza immersiva capace di toccare mente e cuore.
Ospite d’eccezione della serata, Michele Piccione, tra i più importanti polistrumentisti siciliani, noto per la sua attività di ricerca etnomusicologica e per la padronanza di strumenti tradizionali che raccontano la storia sonora del Mediterraneo.
Con “La nascita del Bambinello”, Piccione ha guidato il pubblico in un viaggio sonoro attraverso gli strumenti autentici della tradizione natalizia siciliana, andando ben oltre il solo simbolo della zampogna. Tamburi a cornice, friscaletti, ciaramedde e altri strumenti antichi hanno dato vita a un mosaico sonoro unico, frutto di tecnica, studio e profonda sensibilità artistica.
Più che un concerto, lo spettacolo si è rivelato un vero e proprio pellegrinaggio nella memoria collettiva, un rito condiviso che ha restituito al Natale la sua dimensione più autentica: quella popolare, comunitaria, profondamente umana.
Il Sindaco di Montalbano Elicona, Antonino Todaro, ha espresso grande soddisfazione per la riuscita dell’evento: «Questo spettacolo ha rappresentato un momento di altissimo valore culturale e identitario per la nostra comunità. Attraverso la musica di Michele Piccione abbiamo riscoperto le radici più profonde della tradizione siciliana e del nostro Natale. Montalbano Elicona continua a essere un luogo in cui la cultura non solo si celebra, ma si vive e si tramanda».




