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“Due amnesie costate due punti”. Mister Mimmo Moschella sintetizza così la delusione, che ancora stenta a spegnersi, per il mancato successo sul campo di Merì.

Avanti di due reti e con il colpo del Ko sventato dal portiere D’Amico, l’Igea ha subito il ritorno dei padroni di casa che hanno raggiunto un pareggio insperato e per certi versi imprevedibile. “L’approccio alla partita è stato ottimo- dice il tecnico- abbiamo imposto da subito il nostro gioco e incanalato la gara sui binari a noi più congeniali. Ciò nonostante una direzione di gara non felice, che ha consentito ai nostri avversari di tutto e di più”. Cosa è accaduto nella ripresa? “Ad inizio secondo tempo abbiamo sfiorato il 3-0 con Paludetti, al quale si è opposto con una prodezza il portiere avversario. Forse qualcuno dei ragazzi ha pensato che fosse fatta e ha mollato mentalmente. Le reti del Merì sono nate soprattutto da questo. Desidero inoltre sottolineare che si segna e si subisce in undici. Qualcuno ha gettato la croce addosso a Cristiano Parisi ed io dissento assolutamente”.

Sul 2-2 l’Igea ha avuto comunque la forza di riproporsi in avanti, sfiorando ancora il goal: “é chiaro che non ci stavamo a non vincere. Ci abbiamo provato senza riuscirci, anche perchè parecchio innervositi dal gioco ostruzionistico degli avversari e dalla direzione arbitrale, dapprima parecchio permissiva e poi fiscale all’eccesso. Nel recupero si è giocato pochissimo. La mia espulsione? Ho solo espresso all’arbitro il mio pensiero su come aveva gestito la gara”. Qualche tifoso ha storto il muso per lo scarso impiego di Aveni: “il ragazzo viene da problemi fisici di una certa entità, anche dal punto di vista psicologico non è ancora al top. Stiano tranquilli i tifosi che appena Aveni sarà in condizione ottimale saprà essere decisivo per le sorti dell’Igea”. Oggi si ricompongono i ranghi in vista del terzo impegno in campionato. Al D’Alcontres Barone sarà di scena la Nuova Rinascita Patti. Mister Moschella è già al lavoro da domenica sera: “ho sentito singolarmente i ragazzi per ricaricarli dopo questo mezzo passo falso. Hanno grande voglia di riscatto. Li ho rassicurati e spronati a fare quello che sanno, ma anche ad essere in alcuni momenti della gara più furbi, se necessario meno belli ma più concreti. Gli atteggiamenti utilitaristici spesso saranno necessari per raggiungere il nostro obiettivo stagionale”.