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“Le amministrative di Milazzo così come di Barcellona pongono l’intero centrodestra di fronte a un bivio che riguarda l’interlocuzione interna a tutte le forze che con responsabilità devono compiere un prudente passaggio politico. L’obiettivo è trovare la sintesi e la sinergia così come, su altri temi, si è trovata la quadra a livello regionale grazie anche alla leadership del Presidente Musumeci. Su Milazzo i tempi sono maturi per avviare dialoghi e ragionamenti al fine di creare e costruire un’alternativa seria e credibile alla disfatta del centrosinistra. Tuttavia mi preme precisare che al momento non ci sono state corse in solitaria da parte di nessuno, men che meno di Fratelli d’Italia. Pippo Midili, come altri candidati, gode della nostra stima e della nostra amicizia ma siamo ancora lontani, a livello di coalizione, dal trovare un nome comune supportato da una piattaforma programmatica coerente. Pertanto, benché ci sia una forte interlocuzione con gli attori del centrodestra milazzese, dobbiamo smentire ogni tipo di notizia che dia per certo il passaggio finale di questo processo avviatosi, semplicemente perché non ancora avvenuto.”

Lo ha dichiarato l’On. Antonio Catalfamo, capogruppo all’Ars per Fratelli d’Italia e coordinatore provinciale del partito. Alla posizione di Catalfamo si aggiunge quella della deputata nazionale Ella Bucalo (FdI) e del coordinatore regionale di Riva Destra Massimo Romagnolo: “Concordiamo su un tavolo di concertazione che metta insieme le anime del centro destra, ma il primo obbligato passaggio è riuscire a scrivere un programma unitario, serio e dettagliato, su quelle che sono le vere esigenze della Città del Capo. Nessuna autocandidatura, né tantomeno, imposizioni dall’alto, il nome dell’aspirante sindaco, dovrà obbligatoriamente essere la logica conseguenza di un percorso condiviso: Milazzo ha bisogno di certezze, di un governo serio che possa garantire cinque anni di stabilità e serietà amministrativa. Noi – concludono all’unisono i rappresentanti della Meloni – vogliamo voltare concretamente pagina: turismo e terziario, i settori che hanno bisogno di inequivocabili risposte. Oggi più che mai c’è l’esigenza di una politica umile, al servizio del cittadino, con idee e programmi chiari. Alla fine arriveranno i nomi”.