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Riabitare le aree interne della Sicilia. È questa la sfida intrapresa da chi ha a cuore stupendi luoghi che testimoniano storia, cultura, tradizioni, e proprio su questo importante tema è incentrato il Convegno “Borghi, sviluppo e attrazione fiscale” che si svolgerà presso il Teatro Comunale “Riccardo Casalaina” di Novara di Sicilia venerdì 4 ottobre 2019 a partire dalle ore 9.00. Organizza l’evento il club dei Borghi più belli d’Italia. 

In apertura sono previsti i saluti istituzionali del padrone di casa, il Sindaco Dott. Girolamo “Gino” Bertolami, che darà il benvenuto ai tanti ospiti e relatori tracciando per sommi capi le motivazioni di questo importante incontro. Quindi si darà il via al vero e proprio dibattito, moderato dal Dott. Giuseppe Simone, vice presidente nazionale de “I Borghi più belli d’Italia”, già sindaco di Montalbano Elicona.

Tanti e qualificati i relatori del Convegno infatti interverranno Salvatore Bartolotta, presidente de “I Borghi più Belli d’Italia in Sicilia”, il Dott. Salvatore Cassisi del Comitato Regionale Promotore dell’Istituzione delle Zone Franche Montane, il Dott. Pietro Macaluso, presidente SNAI Madonie, il Sindaco della Città Metropolitana di Messina On. Cateno De Luca, il presidente della terza commissione Attività Produttive On. Orazio Ragusa, il presidente della prima commissione di Bilancio On. Orazio Ragusa. Chiusura affidata al Prof. Gaetano Armano, vicepresidente della Regione Siciliana e Assessore all’Economia.

Il tema dello spopolamento di questi antichi borghi è di grande attualità e purtroppo proprio Novara di Sicilia detiene il triste primato dei centri che hanno subito un calo demografico, basti pensare che nel 1951 erano 9327 gli abitanti del borgo ai piedi della Rocca Salvatesta mentre già nel 2014 si era scesi a soli 1413 residenti che sono ulteriormente scesi, infatti adesso che siamo nel 2019 a Novara abitano 1284 persone. 86.23 l’impietosa percentuale di spopolamento ed a seguire abbiamo Castroreale (76.61), Floresta (75.91), Casalvecchio Siculo (75.74) ed a seguire altri comuni siciliani.

Ovvio che si deve correre ai ripari al più presto possibile e certamente la fiscalità di sviluppo può ricoprire un ruolo importante in questi borghi che per troppo tempo sono stati trascurati. A Novara di Sicilia da tempo si avvertono le avvisaglie di un’inversione di tendenza, che devono essere incoraggiate, spronate adeguatamente da norme che aiutino chi vuol investire, giovani che hanno il merito di non abbandonare il proprio luogo di nascita, e qui abbiamo alcuni esempi. A Novara poi arrivano stranieri che prendono casa (una famiglia svedese), qui abitano da anni interi nuclei familiari di rumeni con i loro bimbi che si integrano perfettamente ai compagnetti del posto, qui c’è un plesso scolastico nuovo, è stato inaugurato ad agosto un parco giochi. L’augurio è che questi segni possano essere di buon auspicio per Novara di Sicilia e per tutti gli altri borghi, affinché si ponga fine a questa emorragia di residenti perché salvare un borgo equivale a dare continuità a storia, cultura, arte, tradizioni.