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A seguito della convocazione del tavolo tecnico proposto dal sindaco Maurizio Crimi e la giunta comunale, su iniziativa dell’Assessore alla viabilità Ing. Anna Chiofalo e del consigliere di maggioranza Giuseppe Mendolia, con lo scopo di trovare delle soluzioni di sicurezza definitive al pericoloso incrocio presente in Contrada San Filippo.

Questione annosa che merita attenzione e certamente una risoluzione efficace e tempestiva al fine di evitare ulteriori incidenti, in un area teatro di numerosi scontri.

Presenti all’incontro l’ing. Cristiano Fogliano dell’ANAS, mentre per R.F.I. l’ing. Antonino Salvo, per l’Associazione “Angeli sull’Asfalto” Stefano Ruggeri e la Presidente Lucilla Barbasini.

Assente ingiustificato, anche se invitato, il Geom. Francesco Fiumara, Procuratore Speciale del Consorzio Infrastrutture Scarl. Secondo quanto ci fanno sapere dal Comune: “A suo dire: “senza titolo per partecipare al Tavolo Tecnico” in quanto i lavori realizzati dal Consorzio sono stati ultimati in data 8/02/2011 e collaudati in data 22/03/2012”.
Dalla riunione è emersa la convinzione, da parte dei rappresentanti degli Enti invitati, di non avere alcuna responsabilità sulla gestione e manutenzione di quella porzione di area che, benché parte integrante di un tracciato stradale, costituisce “punto nero” in quanto oggetto di numerosi incidenti stradali, anche di rilevante entità.
L’ing. Antonino Salvo di R.F.I., in quella sede, ha evidenziato che, al fine di risolvere definitivamente la questione ed avere contezza dell’iter del trasferimento dell’area ad ANAS, è stato fatto un incontro a Palermo con i vertici ANAS che sono già a conoscenza che il Consorzio Infrastrutture Scarl, avrebbe avviato i lavori richiesti dalla Commissione ANAS il 7 ottobre 2019, stesso giorno dell’indizione del Tavolo Tecnico.
L’ing. Fogliano, con il suo intervento, ha comunicato di avere interloquito con la Commissione di collaudo e che la cessione dell’area si potrà concludere in tempi brevi. Inoltre Fogliano ha evidenziato che i lavori sono stati eseguiti in epoca remota e che le caratteristiche tecniche di alcune barriere di sicurezza non erano più adeguate alle prescrizioni della Normativa vigente all’atto dei sopralluoghi della Commissione ANAS.

“Ha altresì comunicato che, all’attualità non è possibile programmare una rotatoria – si legge nella nota inviataci dal Comune di Furnari – in quanto costituirebbe variante di un’opera ancora non collaudata, contrastato su tale punto dall’ing. Salvo che ha attestato che l’incrocio, inserito in un grosso appalto, è stato collaudato nel 2012, trasmesso per la seconda volta ad inizio anno, ha però affermato che qualora il Comune di Furnari presenti uno studio planimetrico con elaborato economico di un’intersezione a rotatoria si farà parte attiva affinché il Coordinatore Territoriale inserisca il progetto nel primo Contratto di Programmazione utile”.
Risultato importante e pregnante l’intervento della Barbasini, presidente dell’Associazione “Angeli sull’Asfalto”, la quale ha sottolineato che il suo ruolo è quello di dare parola a coloro che non ci sono più e che hanno dato un pesante tributo, perdendo la vita in incidenti stradali.  Il suo lavoro e la sua missione hanno la finalità di incentivare tutte le attività preposte a migliorare la sicurezza stradale al fine di evitare che altri genitori possano provare il grandissimo dolore legato alla perdita di un figlio. Ha elencato le criticità presenti in prossimità dell’incrocio chiedendo, con la dovuta enfasi, la immediata messa in sicurezza dell’incrocio con collocazione di adeguata segnaletica orizzontale e verticale provvedendo, in via prioritaria allo sfalcio delle infestanti ai margini della strada.
A tale proposito l’Assessore Anna Chiofalo ha comunicato di avere diffidato R.F.I. a provvedere all’eliminazione delle infestanti, dai margini della strada, in quanto oltre ad essere potenziale innesco di incendi costituiscono pericolo in quanto invadono parte della carreggiata stradale. Inoltre ha invitato gli Enti a trovare una soluzione immediata per la cessione dell’area, peraltro l’oggetto del contendere è in un’area più a monte, in quanto dichiara l’Ass. Chiofalo: “Non è concepibile che nessuno si assuma la responsabilità della gestione di un incrocio pericoloso e fa notare che – benché in variante – quell’incrocio costituisce pericolo per gli utenti che transitano sulla S.S. 113 che si trova prima e dopo l’incrocio a raso”.

In sintesi, la responsabilità dell’area, ove insiste l’incrocio, è contesa tra: R.F.I. che a seguito della normativa, che ha imposto l’eliminazione dei passaggi a livello sulle strade, ha indetto un grosso appalto integrato per la realizzazione dei tracciati stradali in variante per adempiere a quanto disposto dalla Legge.
“Tra le varie opere è stato realizzato l’incrocio in c.da San Filippo – si legge sempre nella nota comunale – su progetto approvato da ANAS. La responsabilità di R.F.I. è quella di essere Ente appaltante delle opere contestate in quanto contrastanti con l’intervenuta Normativa (si tratta soltanto di pochi metri di barriera di protezione laterale), anche se l’incrocio è stato collaudato nel 2012; Il concessionario (a seguito convenzione del 17/09/1993)– Consorzio infrastrutture Scarl – che, a seguito appalto integrato con R.F.I. – ha predisposto un progetto approvato da ANAS ed ha eseguito i lavori secondo il progetto. Le opere realizzate sono state ultimate in data 8/02/2011 e che sono state collaudate in data 22/03/2012. Il problema tra ANAS e Concessionario nasce a seguito sopralluogo di una Commissione ANAS che il 28/02/2011 nota difformità tra le barriere collocate in un tratto di strada (peraltro a monte dell’incrocio nella strada che da c.da San Filippo conduce a Furnari) e quelle accettabili secondo la Normativa vigente all’epoca del sopralluogo della Commissione di collaudo. Solo il 12/12/2018 (dopo l’indizione del primo tavolo Tecnico avvenuto nell’ottobre 2018) il concessionario trasmette il progetto richiesto dalla Commissione ANAS ad R.F.I. ed ANAS e detto progetto viene approvato con provvedimento ANAS del 5/07/2019 e si avviano i relativi lavori il giorno stesso della seconda indizione del Tavolo Tecnico 7/10/2019; ANAS è l’Ente gestore della strada ove ricade l’incrocio. I Responsabili dell’Ente ritengono che il tracciato ANAS, prima dei lavori appaltati da R.F.I. era diverso e che pertanto l’area ove ricade l’incrocio – essendo una variante al preesistente tracciato – farà parte del patrimonio dell’Ente a conclusione dell’iter Tecnico Amministrativo.
E’ da evidenziare, come peraltro già scritto, che la pericolosità dell’incrocio mette a repentaglio la sicurezza degli utenti che transitano sulla S.S. 113 e che, in considerazione che l’incrocio è stato già collaudato e che non è tra le opere contestate dalla Commissione ANAS, si sarebbe potuto fare il trasferimento di tutte le aree già collaudate ad eccezione delle zone (marginali rispetto alla totalità dell’appalto) in cui insistono opere contestate dalla Commissione ANAS. Ciò consentirebbe di poter avere certezza sulla titolarità dell’area ed individuare un Ente responsabile per la manutenzione e/o trasformazione dell’incrocio”.

In definitiva, l’Amministrazione Crimi con l’apporto dell’Assessore alla viabilità Anna Chiofalo, sta cercando di dare un importante impulso, seppur ancora lontano, per la risoluzione dell’annoso problema. Infatti dopo uno stallo che ha origine dal sopralluogo della Commissione ANAS del 28 febbraio 2011, le opere contestate, e mai realizzate dal concessionario, “vengono progettate ed inoltrate ad ANAS nel dicembre 2018, dopo il primo tavolo tecnico dell’ottobre 2018, approvate da ANAS il 5 luglio 2019 e successivamente all’indizione del tavolo tecnico con Pec del 16 settembre 2019 il concessionario – con nota del 25 settembre 2019 – comunica l’avvio dei lavori richiesti dalla Commissione ANAS in data 7 ottobre 2019, data in cui si è tenuto il Tavolo Tecnico”.

Il sindaco  Maurizio Crimi, ha chiarito agli intervenuti che qualora non si giungesse entro la fine dell’anno in corso al definitivo passaggio del tratto stradale all’ANAS, denuncerà i fatti all’assessorato regionale, alla Prefettura e all’Autorità Giudiziaria. “E’ inconcepibile che dopo oltre dieci anni si debba ancora assistere a certe passaggi burocratici farraginosi fonte di responsabilità che necessitano un accertamento”. Ribadisce la necessità di definire al più preso la questione incrocio San Filippo, il Presidente del Consiglio Comunale che auspica, in caso di perdurante inerzia, un intervento politico regionale”.

Il primo cittadino decisamente stufo del continuo scarico di responsabilità e competenze, ha deciso di intraprendere un “percorso più incisivo al fine di risolvere il sempre presente problema dell’incrocio sulla SS 113 che da anni è teatro di gravissimi incidenti. Tutta la maggioranza, dando voce alle preoccupazioni della comunità, intende avere delle risposte certe dagli enti preposti sulla tempistica di realizzazione di una rotatoria al posto del mega incrocio”.