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È stata una serata dalle atmosfere fascinose di tempi passati e mai dimenticati quella che si è svolta sabato 9 ottobre 2019 nel settecentesco Palazzo nobiliare del Conte Angelo Molino della Torre a Barcellona Pozzo di Gotto, in provincia di Messina.

Da 50 anni questa bellissima dimora sita nell’antica Via Risorgimento è teatro di un “Cenacolo Culturale d’Autunno” giunto quest’anno alla 26 edizione che non ha deluso le aspettative. Ha brillantemente organizzato e condotto il prestigioso evento la Giornalista, Critico d’arte e Presidente dell’Accademia Euromediterranea delle Arti Prof.ssa Maria Teresa Prestigiacomo che ha introdotto i vari momenti. Dopo un breve accenno alle origini nobiliari del Conte Molino, discendente dal Doge Molin di Venezia, e dopo aver ribadito che questa abitazione nel cuore dell’antica Pozzo di Gotto è da cinquant’anni che vede ripetersi puntualmente il convivio autunnale, sono stati intonati l’Inno di Mameli e l’Inno ufficiale dell’Unione Europea ed a seguire ecco uno dei momenti più importanti della serata ovvero la consegna al padrone di casa Conte Molino della pergamena della nomina a Decano dei Corpi Speciali di Plurisoccorso Internazionali da parte dell’ospite d’onore Prof. Domenico Venuti, Consigliere Nazionale dell’Associazione Nazionale del Fante, riconosciuta dal Ministero Difesa e Rettore on. del Centro Europeo di Studi Universitari di Pace CO.B-GE inspired ONU UNESCO OMS.

Sono seguite le apprezzatissime esibizioni musicali di tre artisti molto apprezzati dai presenti al Cenacolo, il mezzosoprano Silvia Pianezzola ed il baritono che ha cantato anche da tenore Salvo Todaro, accompagnati dal pianista Antonio Cardone. Hanno eseguito varie arie d’opera, da Puccini a Rossini, da Donizetti a Verdi ed a brani della tradizione siciliana. Molto interessante anche l’intervento dello studioso di filosofia Carmelo Eduardo Maimone, il quale ha prima ricordato tre figure importanti del mondo culturale barcellonese alle quali era) legatissimo, il Prof. Pippo Labisi, il Prof. Alberto Genovese e l’artista Mariano Pietrini, mentre dopo ha relazionato da par suo su “Riflessione filosofica su tracce del pensiero leopardiano e indagine speculativa attorno al superamento delle condizioni della critica attuale”. Il Marchese De Gregorio ha consegnato una pergamena al Conte Molino mentre lo scultore Ninì Ingegnere ha donato allo stesso una sua opera scultorea che era una miniatura del Conte tra gli applausi dei presenti. In rappresentanza dell’Amministrazione comunale è intervenuto per un breve saluto Salvatore Scilipoti, esperto del Sindaco, il quale si è detto onorato di partecipare ad una serata così importante.

È seguita la cena con le succulente pietanze della tradizione siciliana cucinate dal rinomato chef barcellonese Andrea Scarpaci e quindi si è dato il via alle danze che, con le dovute ed ovvie differenze, ci hanno riportato alle atmosfere del celebre film di Visconti tratto da “Il Gattopardo” di Tomasi di Lampedusa che tutti conosciamo, in particolare il celebre ballo. Ha curato questo momento tanto atteso una rappresentanza della Società di Danza Catania in abiti ottocenteschi. Tante le presenze nella dimora del Conte Molino che è sembrata troppo piccola, il Prof. Rando, Gennaro Galdi, Pietro Molino, Teresa Rizzo, Saverio Donato, Nino Benenati con il figlio Giorgio, Roberto Gelo, Andrea Italiano, Mario Cellamare, Maria Teresa Collica, Raffaella Campo, Nella Parisi, Loredana Aimi, Angela Maggio e tanti altri ospiti provenienti da Messina e da tutta la provincia. Dopo il taglio della torta e le foto di rito il Cenacolo si è chiuso con un momento dedicato alla poesia e curato dallo scrittore e poeta Renato Di Pane.