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È sempre triste assistere all’eliminazione di un “polmone verde” all’interno di una città, ma a volte è necessario per la vivibilità e per la stessa sicurezza dei cittadini. Ovvio ed anche comprensibile che si scateni puntualmente il confronto, anche acceso, fra le diverse fazioni che sostengono ciascuna le proprie argomentazioni. Da una parte c’è chi sostiene che avrebbero potuto prendersi precauzioni del caso già in passato onde non arrivare a questa eliminazione totale, rivolgendosi a specialisti del settore, dall’altra c’è chi guarda al concreto, all’oggi, ed ovviamente la situazione era diventata insostenibile, con una piazza il cui asfalto sembrava “terremotato”. Occorre però tener sempre presente che il buon senso spesso o quasi sempre sta in mezzo.

Parliamo dell’addio ai pini di Piazza San Sebastiano a Barcellona Pozzo di Gotto, piante che siamo abituati a vedere da tantissimi anni e certamente la piazza spoglia di questi alberi è un colpo d’occhio che mette malinconia. Ma l’abbattimento era necessario e gli operai della ditta Signorino lavorano già dalla giornata di ieri lunedì 11 novembre. L’assessore Angelo Paride Pino illustra la situazione evidenziando come si sia arrivati a questa drastica soluzione dopo aver coinvolto tutta una serie di figure esperte nel settore, dai vigili del fuoco ai tecnici comunali, dagli agronomi agli esperti di Legambiente. “Non potevamo più attendere perchè le radici dei pini, dopo aver deformato il manto stradale, stavano danneggiando anche le condotte fognarie e idriche del sottosuolo.”

Queste le parole dell’Assessore e stamattina ci siamo recati in piazza notando che rimane da abbattere solamente un pino e la delicata operazione dovrebbe essere fatta giovedì mettendo in sicurezza la zona, con la probabile chiusura della parte di strada che è l’incrocio fra la Via Garibaldi e la Via Roma. Notizia positiva è che si stanno sistemando i sampietrini e verrà posta una nuova fontana con le vasche per i pesciolini rossi, e che verranno piantate a cura del Lions Club presieduto da Pippo Quattrocchi, alberi di arancio della stessa tipologia che il noto artista barcellonese Emilio Isgrò avrebbe voluto piantati intorno al suo Seme d’Arancia.

(Foto Alfredo Anselmo)