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Dopo l’ufficializzazione della dichiarazione di PANDEMIA riguardo il Covid-19, giunta nel tardo pomeriggio di oggi da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, in serata si è tenuta la conferenza stampa del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte che ha comunicato la difficile ma necessaria decisione di CHIUDERE TUTTE LE ATTIVITÀ ECONOMICHE E PRODUTTIVE del Paese esclusi i servizi essenziali, si spera solamente per alcune settimane.

“Abbiamo tenuto conto di tutti gli interessi. Solo pochi giorni fa vi ho chiesto di cambiare le vostre abitudini di vita, la stragrande maggioranza ha risposto in modo straordinario. Quando ho adottato queste misure ero consapevole che si trattava di un primo passo e che non sarebbe stato l’ultimo”. Così il premier Giuseppe Conte stasera a Palazzo Chigi.

“Questo è il momento di compiere un passo in più, quello più importante. Disponiamo anche la chiusura di tutte le attività al dettaglio, al di là dei servizi essenziali: chiudiamo negozi, bar, pub, ristoranti, lasciando la possibilità di fare consegne a domicilio. Chiudiamo anche parrucchieri che non consentono le misure di sicurezza”. Giuseppe Conte chiude tutto. «Tutto il mondo ci guarda, vedono un Paese in difficoltà ma ci apprezzano perché stiamo dando prova di grande vigore. Domani non solo ci guarderanno ancora e ci prenderanno come esempio positivo che è riuscito a vincere questa battaglia».

«A breve nominerò un commissario delegato per potenziare la risposta delle strutture ospedaliere a questa emergenza sanitaria. Sarà un commissario che avrà ampi poteri di deroga e che lavorerà per rafforzare soprattutto la produzione e la distribuzione di attrezzature per terapia intensiva e sub intensiva. Sarà Domenico Arcuri, ad di Invitalia. Avrà il potere di creare nuovi stabilimenti per la produzione di queste attrezzature e per sopperire alle carenze riscontrate. Si coordinerà con Borrelli e con la protezione civile».

Nel testo del presidente del Consiglio si legge che “Sono sospese le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità”. E le eccezioni riguardano, tra le altre cose, ipermercati, supermercati, discount alimentari, commercio al dettaglio di giornali, riviste e periodici, articoli igienico-sanitari e per l’illuminazione.