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di Alfredo Anselmo. 

La novità di queste ultime ore nel nostro Belpaese che sta vivendo la cosiddetta Fase 2 nel contesto della pandemia si chiama “Assistente Civico”.

Una nuova figura che sta per essere istituzionalizzata dal governo Conte: ieri sera vertice fra Premier, Ministro dell’Interno e Ministro del Lavoro. Che hanno anticipato il fatto che si tratterà di ausiliari dei comuni senza compiti di polizia. Sono stati espressamente richiesti dai sindaci che si trovano in forte difficoltà a gestire i tanti assembramenti.

Immediate le critiche a questa iniziativa da parte dell’opposizione e anche di parte della maggioranza. Francamente ridicola è ormai Giorgia Meloni che prima sbeffeggia il Ministro Boccia ed il sindaco di Bari Decaro, promotori della cosa per poi affermare in tono solenne: “Così si va verso una deriva autoritaria!”. Non si è resa conto la “donna dagli occhi spiritati” che quella ridicola ormai è lei perché si mostra sempre più opportunista.

Tornando invece a questi Assistenti Civici, che dovrebbero essere 60mila, verranno pescati fra i disoccupati, fra coloro che percepiscono reddito di cittadinanza e reddito di emergenza. Forse anche fra i pensionati.

Per certi versi si tratterà di una figura nobile ma per altri li immaginiamo su una spiaggia o davanti un ristorante o in una piazza. Non avranno alcun potere ma saranno soggetti a rischi per la loro stessa incolumità. Non sono ronde, è stato ribadito. Buon per gli altri. Non certo per loro che ad alcuni potrebbero apparire come degli spioni, che guardano e riferiscono a chi di dovere.

Una riflessione. Quando ti offrivano un’occupazione che era assolutamente da rifiutare dicevi: “E che lavoro per la patria?!” come a dire “E chi sugnu fissa?”. Oggi da Assistente Civico lavorerai sicuramente per la patria, non guadagnerai un euro che sia uno e se ti va di culo rischi pure l’incolumità fisica o quantomeno di farti sfanculare gratis.

Aspettiamo  con fiducia i 60mila masochisti!