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Stipendi erogati mensilmente a fatica con acconti e per quello di maggio non si intravede nessuna luce in fondo al tunnel. Questo il quadro che si presenta, per i circa ottanta lavoratori della “Dusty”, l’azienda etnea che gestisce la raccolta e l’igiene urbano che non salda gli stipendi e da Palazzo Longano, che ha concesso l’appalto per sette anni, incassano la Tari ma non si provvede a corrispondere alle fatture relative al servizio usufruito.

Per questo motivo in aggiunta ai rapporti di lavoro rimasti a tempo parziale per gli operai storici, i dipendenti di concerto con i rappresentanti delle sigle sindacali, il prossimo mercoledì 17 nel cantiere di contrada Contura, hanno organizzato un assemblea in due turni della durata di un paio d’ore ciascuna, così da rallentare la rimozione della spazzatura. Questa riunione precederà lo sciopero generale di protesta proclamato da Cgil e Cisl-Fit per il prossimo mercoledì 24 giugno, fermando massicciamente la raccolta dei rifiuti per contestare ritardi non più sopportabili, già dal 2019 subiti con gravi ripercussioni al settore dei lavoratori e del decoro urbano.