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Una ‘piazza di spaccio’ nello storico rione San Cristoforo di Catania, che ‘fatturava’ 10mila euro al giorno, è stata sgominata da un blitz dei Carabinieri del Comando provinciale che hanno arrestato 25 persone.
Militari, coadiuvati da reparti specializzati dell’Arma, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip, su richiesta della locale Procura, che ipotizza, a vario titolo, i reati di associazione per delinquere finalizzata al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti.

Anche le donne avevano un ruolo nella ‘piazza di spaccio’ dello storico rione San Cristoforo di Catania sgominata dai carabinieri con i 25 arresti eseguiti nell’ambito dell’operazione Piombai. Tra le indagate ci sono anche la moglie e la cognata del ‘capo piazza’, che, secondo l’accusa, gestivano i guadagni, occultando il denaro incassato, e affiancavano e talvolta sostituivano gli uomini della famiglia nel controllo e nell’organizzazione delle attività, non curandosi affatto, in alcuni frangenti, della presenza dei figlioletti in tenera età.

Così i carabinieri sono riusciti a riprendere, con telecamere nascoste, una donna spacciare mentre tiene il figlio piccolo in braccio. Dalle indagini è emerso anche che alcune delle ‘vedette’ utilizzate dal gruppo sarebbero state picchiate dal ‘capo piazza’, che riprendeva le derisioni e le umiliazioni inflitte loro con il proprio cellulare e ne postava i video sui social per, accusa la Dda di Catania, “avvalorare pubblicamente la loro posizione di subordinazione”. Tra le immagini in possesso dei carabinieri ci sono quelle di un giovane costretto a ‘tuffarsi’ nel contenitore dell’immondizia e di un altro a farsi avvolgere il volto con del nastro isolante.