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Si è chiuso presso l’Istituto Comprensivo “Capuana” di Barcellona Pozzo di Gotto il progetto Pon Modulo  “MI RACCONTO”, PON 10.1.1A– FSEPON–SI–2019–621 “I colori della diversità”,  realizzato dal Docente Esperto Antonella Minniti, dal Tutor Angela Rossello nelle Classi Terze A/B  tempo normale del Plesso Capuana.

La docente Antonella Minniti così descrive questa attività che ha preso il via nel marzo 2021 per chiudersi lo scorso 19 giugno:

Quello che ho proposto è un laboratorio di storytelling autobiografico.
Il laboratorio assume lo storytelling, l’arte di costruire racconti, come tema centrale e individua nel metodo autobiografico una modalità privilegiata di narrazione, in grado di aiutare l’alunno a costruire la propria identità. Il percorso ha puntato a creare uno spazio di dialogo e di inclusività, in cui tutti possono raccontarsi.
Il progetto si è articolato in 10 incontri di tre ore ciascuno, ciascuno degli incontri è stato oggetto di riflessione  su se stessi, sulla propria e sull’altrui storia per costruire il benessere personale e collettivo, di acquisizione di linguaggi come risorsa comunicativa, esistenziale, formativa.

Come afferma Andrea Fontana, docente all’università di Pavia e sociologo della comunicazione «Storytelling non significa semplicemente raccontare storie, ma costruire racconti».
Nel raccontarsi, il discente deve inevitabilmente confrontarsi con gli elementi base della narratologia: deve imparare cioè a costruire storie. Saper narrare, infatti, significa padroneggiare le strutture di una storia per poter dare forma alla narrazione.
Rispetto a una narrazione generica, nella pratica autobiografica il ragazzo è sorretto da una forte motivazione: essere autore e nello stesso tempo protagonista della narrazione. Apprendere i meccanismi di costruzione di una storia, quindi, non è più sentito come un processo fine a sé stesso, ma diventa uno strumento fondamentale per raggiungere un obiettivo ben preciso: imparare a narrarsi.

Nel rielaborare in forma narrativa i propri vissuti, i propri ricordi, l’alunno costruisce un proprio percorso di conoscenza di sé e della realtà che lo circonda, di “memoria” e impara a raccontare e a raccontarsi. Grazie alla struttura sociale della classe, raccontarsi, per lui, vuol dire soprattutto acquisire identità nel gruppo, lasciare testimonianza di sé, sentirsi riconosciuto, rinsaldare i rapporti interpersonali. Il raccontarsi è espressione della propria identità, ma anche esperienza di comunicazione che consente il raggiungimento della competenza narrativa. Per quanto importante e unica possa essere la storia che raccontiamo, se non ha né capo né coda, se non rispetta determinate regole, non viene percepita dal lettore o dall’ascoltatore come una storia e rischia di non essere compresa: ecco perché è importante saper costruire storie.

Il progetto ha visto la sua conclusione con la creazione di un book digitale (BOOK CREATOR) nel quale  i bimbi hanno documentato tutte le loro attività svolte.