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Depauperamento dell’Ospedale ‘Cutroni Zodda’ ci risiamo. Fa discutere non poco il nuovo piano di riorganizzazione della rete ospedaliera regionale, prospettato dall’assessore regionale alla Salute, Baldo Gucciardi ai manager delle Asp siciliane. 

Ed è subito scoppiata la polemica che si leva da più parti, soprattutto risulta ancora penalizzato il nosocomio di Barcellona con la possibile chiusura del Pronto Soccorso. Un punto di riferimento per un’utenza di 80mila persone con più di 25mila accessi annui.  In procinto di chiudere i battenti anche il Pronto Soccorso di Mistretta, in barba ai migliaia di utenti del territorio nebroideo.

Adesso si attende la prossima settimana quando il piano passerà dalla sesta commissione dell’Ars anche se i pareri sono abbastanza negativi, con diversi deputati pronti a dare battaglia da quanto si legge. “Si profila una nuova penalizzazione per il territorio dei Nebrodi – sottolinea in una nota il Senatore Bruno Mancuso –. La chiusura del pronto soccorso di Mistretta non tiene conto dei reali bisogni e della marginalità territoriale ed anche l’annunciata cancellazione di reparti dell’ospedale di Cefalù avrà ripercussioni gravissime sugli utenti dei Nebrodi. Ho firmato un’interrogazione – continua Mancuso –con la collega Simona Vicari e chiederò un confronto tra l’Assessore regionale ed il Ministero della Sanità per assicurare che il piano garantisca i servizi essenziali, omogeneamente distribuiti su tutto il territorio siciliano”. Dura reazione anche dalla deputata regionale Bernardette Grasso, membro della commissione sanità, che dichiara: “Si notano evidenti discrasie tra quanto riportato nel DM 70 e quanto previsto nella nuova rete dell’assessorato. Mistretta già da tempo è individuata come zona disagiata e pertanto il Pronto Soccorso non può essere chiuso. Si rimane attoniti nel constatare la chiusura del pronto soccorso di Barcellona, che con i suoi 25mila accessi l’anno è visto come ancora di salvezza per i cittadini a fronte di un sistema distrettuale non funzionante. Esprimo sin d’adesso la mia più ampia contrarietà”.

Attacco duro e frontale da parte del deputato del Movimento 5 Stelle, Alessio Villarosa, che dopo le notizie della chiusura dei Pronti Soccorso di Barcellona e di Mistretta, reagisce senza mezzi termini: “E’ solo il risultato della mala politica e della mala gestione della sanità pubblica regionale degli ultimi 15 anni, era prevedibile. Oggi si rincorre, giustamente, il rispetto della nuova normativa sulla rete ospedaliera per avere l’ok da parte del ministero allo sblocco delle nuove assunzioni, – continua Villarosa – non avendo però mai adeguato le strutture e/o preparato il personale per contenere il maggiore flusso salvaguardando così i pazienti ed i lavoratori che adesso subiranno solo scelte affrettate e scellerate da parte di questo governo.”

“La sanità pubblica siciliana è sempre stata territorio di clientelismo e di favoritismi ed adesso ne pagheranno le conseguenze i cittadini. Ricevo segnalazioni – sottolinea il pentastellato – di pazienti che da Patti devono essere trasportati per un intervento a Milazzo e restano in attesa per più di 5 giorni perché il presidio milazzese non ha la ricettività, bisogna capire che la rete ospedaliera cosi costruita creerà solo grossi disagi e che devono smetterla di garantire che così sarà più funzionale, continuare a mentire ai cittadini è lo sport preferito di questo governo, far credere che la riforma serva a rendere efficiente la sanità è una chimera, sappiamo perfettamente che le regole sul patto di stabilità e la corruzione che ha eroso il bilancio della sanità pubblica sono le vere motivazioni della Riforma. Questa rimodulazione – conclude – causerà solo disagi ai pazienti cancellando un diritto costituzionalmente riconosciuto.”

Infine per Gianfranco Gentile, consigliere comunale di Pettineo e componente del coordinamento regionale di Anci Giovani: “Non è assolutamente ammissibile che i tagli fatti devono sempre colpire servizi essenziali per la popolazione. Recentemente abbiamo assistito alla chiusura del punto nascite di Mistretta, con tutte le relative problematiche che ne ha causato per l’intero circondario”.