Tutto pronto per il debutto della terza edizione de “Il Sorriso degli Dei”, la rassegna organizzata dal Parco Archeologico di Tindari.
Il primo sito coinvolto sarà la Grotta di San Teodoro, ad Acquedolci, dove venerdì 25 luglio, alle ore 20.30, andrà in scena lo spettacolo “ST1 La prima donna”, mentre domenica 27 luglio si replicherà a Milazzo, all’interno del Villaggio Preistorico di viale dei Cipressi (ore 21), sottoposto per l’occasione ad importanti lavori di manutenzione e pulizia straordinaria, grazie alla sinergia tra il Parco archeologico, il Corpo Forestale e SiciliAntica Milazzo .
Scritto da Marina Romeo, lo spettacolo racconta la storia di passioni, paure ancestrali e speranze di una donna vissuta in Sicilia oltre 15.000 anni fa. La grotta di San Teodoro, ad Acquedolci, che nel 1937 ha restituito lo scheletro di una donna in perfetto stato di conservazione, assieme al corredo funerario, diventa palcoscenico privilegiato, raccontando le vicende umane di due donne intrecciate tra loro grazie ad una sorta di appuntamento ineluttabile con il destino. Per la prima volta appare in scena la donna sapiens con i suoi pensieri, timori e capacità empatiche. Dalla Grotta la narrazione tutta al femminile di due figure che incarnano coraggio e indipendenza. Prima dello spettacolo ci sarà la possibilità di partecipare ad una visita guidata del sito, a cura di Ciro Artale (presiedente Pro Loco di Acquedolci).
Viviana Lombardo sarà l’attrice protagonista, nel ruolo di Giuseppina Tricomi, mentre ad incarnare la donna pleistocenica sarà la danzatrice Giovanna Velardi. Paride Cicirello (collaborazione adattamento e aiuto regia) avrà anche un ruolo in scena. Gli effetti visivi sono affidati a Luca Campanella, la coreografia a Giovanna Velardi, i costumi a Dora Argento. Produzione Teatri Storici di Sicilia.
La regia è curata da Ruben Monterosso: «Vengo la mondo del cinema documentario e sono partito dalla realtà per poter spiccare il volo con la fantasia in virtù di questa straordinaria storia ambientata in Sicilia. Grazie alla produzione, che mi ha affidato la regia dello spettacolo, ho la possibilità di esplorare nuovi linguaggi, affrontando un’esperienza meravigliosa come se dovessi imparare una nuova lingua capace di farmi esprimere concetti ed emozioni. Spero di riuscire a trasmettere questo sentire agli spettatori, sentendo nel cuore una grande responsabilità. Per poter esprimere meglio la potenza della storia narrata, ho chiesto a Paride Cicirello, artista di grande esperienza teatrale, di affiancarmi in questa nuova avventura. Il testo di Marina Romeo mi ha affascinato sin da subito, ho avuto modo di apprezzare lo studio che la scrittrice ha intrapreso e ho cercato di cogliere gli elementi simbolici e significativi per adattarli allo spettacolo teatrale. Vorrei fosse chiaro a chi verrà a vedere lo spettacolo che non si tratta di un opera biografica, un saggio o un’opera scientifica. Dati e nozioni saranno utilizzati per poter narrare ciò che è impalpabile e indefinito, ma che esiste: il mistero che fa parte della nostra vita, anche oggi».
Per info e prenotazioni 333 5751663.