Recitazione, canti, balli, proverbi, tutto per entrare nel ‘dna’ di Antillo e tirar fuori elementi di passato e speranze per il futuro.
È stato questo ‘Antillo: tesori… tra passato e presente’, il recital di fine anno della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di I grado dell’Istituto Comprensivo di Santa Teresa di Rita. L’evento si è tenuto presso il Centro di aggregazione sociale antillese, coinvolgendo persone del luogo. La scuola ha deciso così di dar fuoco alla scintilla accesa dal progetto ‘Potenziamoci! anno 2024’, sostenuto dal Fondo di beneficenza di Intesa San Paolo, promosso dall’Associazione Ulisse, presieduta da Carmelo Cutrufello, con la collaborazione dell’Istituto Comprensivo che ha avuto, come formatore sulla tematica dei Beni Culturali, Filippo Brianni, Presidente Archeoclub Area Ionica Messina.
Un progetto avviato con alcune classi ma che si è poi esteso all’intera scuola, coinvolgendo insegnanti, il Comune e anche anziani del luogo, diventando così l’evento di fine anno della scuola.
Il recital proponeva in avvio la tematica dello spopolamento unita a quella dell’attaccamento al borgo, con modalità diverse, di chi parte ma anche di chi resta. Subito dopo, le varie scene hanno raccontato le caratteristiche principali del paese, attraverso un’immaginaria ‘sintonizzazione’ con Radio Trasmissione Antillo che, negli anni ’70, pionieri i fratelli Aldo e Giovanni Bongiorno, fu la prima radio del comprensorio, poi divenuta Radio Europa a Santa Teresa di Riva. Così pian piano il recital ha snocciolato storie e personaggi di Antillo, antiche me anche presenti, come il parroco don Egidio Mastroeni, pioniere del Giardino di Redenzione. Particolare il momento in cui I Maschiri di Picurara hanno fatto irruzione in scena, mentre alcuni alunni ne spiegavano radici storiche e caratteristiche. Non sono mancati i proverbi – gli stessi proverbi declinati in siciliano, italiano ed inglese – le tradizioni come ‘I Muzzuni i San Giuanni’ o i ‘cantaturi’, che hanno visto integrarsi i bambini con un anziano del luogo, Francesco Lo Giudice, ed i canti come la ‘contradanza’ accompagnata, su richiesta degli alunni, dalla fisarmonica del sindaco, Davide Paratore, nonché poesie di poeti antillesi, una delle quali recitata dai bambini dell’Infanzia guidati dal maestro Mario Antonio Palella.
Una festa vera e propria, che ha vissuto anche attimi di riflessione, con la premiazione del Concorso ‘Giancarlo Lo Schiavo’, un antillese deceduto prematuramente ed al quale la famiglia ha voluto dedicare una borsa di studio, andata quest’anno all’alunna Elisa Ceccio, premiata dalla dirigente professoressa Enza Interdonato, alla presenza dei rappresentanti della famiglia di Giancarlo. Interdonato ha consegnato anche i diplomi a coloro che lasciano l’infanzia e la primaria.
I ragazzi del plesso di Antillo sono stati coordinati dalla professoressa Nunzia Bongiorno, coordinatrice didattica della secondaria di I grado di Antillo, e dell’avvocato Filippo Brianni, presidente di Archeoclub Area Jonica, formatore del ‘Laboratorio: Conosci il tuo territorio’.
“Quello con l’Associazione Ulisse – ha detto la dirigente scolastica Enza Interdonato – è un partneriato che ho particolarmente apprezzato per i risultati che ci consente di conseguire, come abbiamo potuto constatare anche nell’evento di Antillo”.
“Sono soddisfatto di questa iniziativa e ci ha fatto molto piacere sostenerla, poiché il tema dello spopolamento delle aree interne del messinese è un disagio che non si può non considerare”, afferma il presidente dell’Associazione Ulisse, Carmelo Cutrufello.
“Le generazioni vanno educate all’importanza di vivere il loro territorio – prosegue – solo così si possono dare nuove speranze di futuro sociale, culturale ed economico ai nostri borghi, in particolare, in questo progetto, a quelli delle zone interne della Val D’Agrò”.