“Era ampiamente prevedibile che il servizio extra urbano Messina- Villafranca, effettuato da Atm, subisse uno stop. Esordisce così la Rete Civica Partecipazione – in merito alla sospensione del servizio Atm verso il comune tirrenico. Non crediamo alla narrazione delle “lobby del Tpl” come vuol far intendere l’ex sindaco di Messina ed il suo partito, – continua RC Partecipazione – ma all’applicazione di precise norme che regolano il settore basato su specifiche concessioni regionali”.
“Un sistema che di sicuro necessita di un riordino, oneroso per la Regione Sicilia, che si
proroga inspiegabilmente da anni, ma che sancisce le regole e le tariffe di un mercato
complesso in cui non si può , come ha fatto Atm, improvvisarsi vettore di trasporto pubblico
extra urbano mantenendo le tariffe cittadine e impiegando autobus spesso non idonei a quel
genere di trasporto.
Dopo tante polemiche, giustamente sollevate dai sindacati, adesso la Regione mette un
punto e si vedranno gli sviluppi giudiziari mentre ad essere penalizzati dalla improvvisa
sospensione dei collegamenti restano tanti abbonati che recentemente avevano scelto
questa tipologia di servizio.
Un collegamento che può anche essere una buona occasione per favorire la conurbazione
metropolitana – continua la Rete Civica – tra Messina e la limitrofa zona tirrenica ma non può
essere effettuato a spese dei messinesi.
A tal fine si renda nota la convenzione stipulata col Comune di Villafranca – conclude la RC
Partecipazione – con Atm Spa per comprendere se l’amministrazione del comune tirrenico
partecipi o meno economicamente ai costi del servizio, ed eventualmente in quale misura, in
quanto la tariffa urbana di un biglietto di corsa semplice non riteniamo sia sufficiente a
garantire un servizio extra urbano da Messina a Villafranca e non vorremmo che Atm Spa
espletasse fuori mercato questo collegamento facendosi forte del cospicuo contratto di
servizio che il Comune di Messina le garantisce e quindi operasse fuori comune coi soldi dei
messinesi”.