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In una delle sedute consiliari più seguite e attese degli ultimi anni, in cui all’Odg  c’era la richiesta della Mozione di Sfiducia da parte dei 12 consiglieri firmatari, termina, dopo circa circa 6 ore di dibattito ed interventi, esattamente all’1.05 del mattino del 13 marzo l’era di Maria Teresa Collica.

Passa così la Mozione di sfiducia, proposta dal centrodestra Barcellona insieme agli altri gruppi consiliari (Nuova alleanza, Udc, gruppo misto), con 21 voti favorevoli, 7 contrari e 2 assenti al momento del voto .

Come annunciato prima con la firma al documento che in fase di intervento, ad approvare la mozione di sfiducia sono stati: il presidente Angelo Pino, Massimo Alosi, Sebastiano Aronica, Gian Marco Bauro, Francesco Bucca, Massimo Bucolo, Franco Calabrò, Paolo Calabrò, Angelo Coppolino, Carmelo Cotugno, Giuseppe Imbesi, Francesco La Rocca, Carmelo Materia, Sebastiano Migliore, Venerita Mirabile, Carmelo Pirri, Antonio Puliafito, Gianluca Sidoti, Antonio Sottile, Giuseppe Sottile e Nicola Tripoldi.

Mentre coloro che hanno votato no alla sfiducia: Francesco Bonanzinga, Orazio Calamuneri, Vittorio Genovese, Giosuè Gitto, Lorenzo Gitto, Antonino Novelli e Angelo Sottile.

Dopo l’esito del civico consesso di Palazzo Longano decadono oltre al primo cittadino Maria Teresa Collica e la sua giunta, anche se già nei giorni scorsi gli assessori avevano rimesso le deleghe nelle mano del sindaco con la speranza di ripartire da un nuovo progetto targato sempre Collica, anche l’intero Consiglio comunale. Adesso lo scenario politico-amministrativo per Barcellona lascia presagire alla nomina a breve di un Commissario da parte dell’Assessorato regionale agli Enti locali e subito dopo se i tempi lo permettono si andrà alle elezioni con molta probabilità già a maggio. Possibile nuova a e sorprendente tornata elettorale nella città del Longano in primavera in concomitanza con il comune di Milazzo.