Condividi:

Con parole, musica e versi gli alunni dell’I.C. Bastiano Genovese ad indirizzo musicale hanno voluto ricordare le vittime di femminicidio in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. La manifestazione è stata dedicata a Giulia Cecchettin, la ventiduenne uccisa dal fidanzato il 12 novembre scorso, divenuta simbolo di una strage senza fine, che miete in Italia una vittima ogni tre giorni. 

Sul palco dell’Auditorium dell’istituto i ragazzi hanno dato voce, attraverso uno spettacolo teatrale e musicale, a donne comuni vittime di violenza, ma anche protagoniste di storie di riscatto, perché hanno trovato la forza e il coraggio di dire “basta” ai propri aguzzini.

Dopo l’esecuzione della canzone di Aaron “Mi prenderò cura di te”, ha preso la parola la dirigente dell’istituto, la prof.ssa Francesca Canale, la quale ha sottolineato l’importanza di tenere alta l’attenzione su questo fenomeno dilagante, grazie ad attività che servono a sensibilizzare i ragazzi.

Nel corso della mattinata gli alunni hanno messo in scena tre pieces teatrali. La prima ha rappresentato il dramma della violenza, ma anche il grido di rivolta che porta alla salvezza con “Siamo noi a dire basta” tratto dal libro di Colleen Hoover.

La vicenda di una donna, che trova il coraggio di andarsene e di porre fine a una vita fatta di violenza fisica e psicologica, è stata, invece, il tema de “La fermata”. Infine, la “storia di Agnese”  ha avuto come protagonista un’adolescente spinta sull’orlo del suicidio dalle violenze subite, che ha scelto, nonostante tutto, di continuare a vivere lontano dal suo carnefice.

Alle rappresentazioni teatrali si sono alternati la recita dei versi, “Senza te!” di Renata Morbidelli, “Finalmente libera” di Rita Poggioli, “Trovare la libertà” di Wadia Samadi, “Sei bella” di Angelo De Pasqualis, “In piedi signori davanti a una donna” di William Jean Bertozzo, e l’esecuzione degli intermezzi musicali, “Prélude” (Anna Polizek)  e  “Trio da Pomp and Circumstance e Blueblues”, a cura degli alunni dei corsi musicali.

All’iniziativa hanno partecipato anche i bambini delle classi quinte del plesso di Cairoli, i quali hanno cantato “Perché” di Alex Britti e letto delle frasi sul tema.

A concludere la manifestazione è stata la canzone “E poi” di Giorgia, che parla di un amore che non è amore, quello di un uomo che fa stare bene per un attimo una donna e poi l’abbandona a una sensazione perenne di solitudine, che è come morire.