Riaperto al traffico la via del Mare dopo la conclusione dei lavori di ricostruzione del muro d’argine, si attendono ora le ultime fasi burocratiche e la chiusura dei lavori di finitura per la consegna definitiva dell’intervento di messa in sicurezza. Questo tipo di intervento è cruciale per prevenire pericolosi crolli ed evitare la persistenza dei rischi per l’ incolumità dei cittadini.
Cerca di fare il punto su questo tipo di intervento ed altri in cantiere sul territorio, l’Amministrazione comunale, che in una scrive: “Barcellona Pozzo di Gotto è da sempre conosciuta come la Città del Longano, un torrente che, pur dividendola in due e caratterizzandone l’identità, ha causato in passato danni immensi e numerose alluvioni. Il 2011, in particolare, segnò l’apice di questa difficile convivenza.
• Un futuro più sicuro
Oggi il torrente sta finalmente vedendo gli interventi di messa in sicurezza che la città ha atteso per decenni.
• Innanzitutto i necessari lavori di sagomatura sono diventati una prassi ordinaria per la necessaria manutenzione dell’alveo, ma i veri cambiamenti sono arrivati:
• Muri d’argine: intervento sul muro d’argine in via del Mare, il muro pericolante e con evidenti segni di cedimento, quantomeno dal 2011, è un lavoro che rende le sponde del torrente più stabili e sicure.
• A seguito dei
Altri lavori di ricostruzione dei muri d’argine sono programmati lungo il torrente longano ed idria”.
Inoltre si va verso la realizzazione di una storica vasca di laminazione nell’alveo del torrente Longano in. C.da Santa Venera, a monte del centro cittadino. Quest’opera idraulica è progettata per controllare e ridurre la portata del torrente durante i periodi di piena, incanalando l’acqua in eccesso e rilasciandola gradualmente. La sua costruzione segnerà un punto di svolta, ponendo fine al pericolo di esondazioni nel centro cittadino e riducendo drasticamente il rischio idrogeologico che ha segnato la storia di Barcellona Pozzo di Gotto.
“Finalmente, si intravede un futuro in cui il Longano non sarà più sinonimo di paura, ma un elemento di armonia e sicurezza per la comunità”, conclude la nota di Palazzo Longano.