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Nella città del Longano, la situazione igienico-sanitaria risulta fuori controlla in tutte le zone in cui risiedevano le isole ecologiche, sulla problematica è intervenuta la consigliera comunale Fdi Melangela Scolaro, con una nota inviataci ieri sulla grave condizione sul torrente Idria e con un post pubblicato oggi sul suo profilo facebook sull’assenza di comunicazione da Palazzo Longano.

“Segnalo la grave situazione igienico sanitaria – scrive la Scolaro che si fa portavoce di numerosi residenti dopo svariate segnalazioni – in cui versa la zona del torrente Idria. I residenti sono costretti a tenere le finestre chiuse per il cattivo odore e temono che qualcuno possa pensare di risolvere il problema dando fuoco ai rifiuti. La preoccupazione è grande. Si sollecita pertanto la rimozione al più presto dei rifiuti”.

Mentre nel pomeriggio attacca l’Amministrazione comunale sul “silenzio assordante” in merito all’emergenza rifiuti. 

“Comunicare con la Città è dovere di ogni Amministrazione. Farlo e con costanza e sacrificio nei periodi emergenziali è un imperativo categorico.
Se non si può con immediatezza risolvere il problema, almeno si deve avere l’umiltà e la volontà di fare sentire la propria vicinanza ai cittadini, con una costante comunicazione che fornisca le informazioni necessarie, (ci sarà l’isola ecologica? Dove? Per quanto tempo? A che punto siamo con la discarica? Cosa si aspetta?). L’amministrazione ha canali diretti con la società che gestisce il servizio e con la Regione.
Non può tacere ed abbandonare i propri concittadini. È troppo facile ritenere che fare il Sindaco ed amministrare significhino soltanto indossare la fascia per le cose belle e piacevoli o avere gli articoli belli.
Ieri sono stata contattata da alcuni concittadini disperati, con la spazzatura in casa da giorni. Non sapevo come aiutarli.
Ed allora mi sono permessa il lusso di contattare direttamente la Dusty in persona del responsabile, che gentilmente mi ha fatto sapere che in quella zona, ma solo la mattina, sarebbe stato presente un camioncino.
Sinceramente mi sono vergognata di far parte del mondo politico e ho ritenuto avvilente che il cittadino non sapesse cosa fare e come comportarsi per un bisogno così primario. Il cittadino non doveva essere posto nella necessità di chiamarmi. Doveva sapere da canali ufficiali”.