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In questa fase di emergenza legata al Covid-19 anche a Barcellona Pozzo di Gotto si cerca di reagire al meglio ed in questo contesto giunge una nuova proposta da parte dei consiglieri comunali Alessandro Nania, Melangela Scolaro e Lidia Pirri, ovvero una esenzione della TARI, poiché gli stessi “ritengono essenziale, in questa fase, agevolare la ripresa delle attività commerciali del tessuto barcellonese, studiando e proponendo modalità di abbattimento dei costi a beneficio di coloro che hanno sofferto e, purtroppo, soffriranno in modo drammatico le conseguenze dell’emergenza Coronavirus.”

Durante il prossimo consiglio comunale, sarà discussa l’interrogazione a firma Scolaro e  Nania della quale abbiamo scritto nei giorni scorsi con cui si chiede all’amministrazione di ampliare gli spazi di concessione del suolo pubblico, azzerandone al tempo i costi.

Nel frattempo, gli stessi consiglieri Nania e Scolaro insieme a Lidia Pirri hanno elaborato e depositato una proposta  di delibera di consiglio comunale, con cui, in considerazione delle somme  attualmente  a disposizione dell’ente, si chiede di esentare dal pagamento della Tari dovuta per i mesi di Marzo, Aprile e Maggio 2020 le attività produttive il cui esercizio sia stato sospeso a causa dell’emergenza da Covid 19, disponendo altresì, che il pagamento del saldo dovuto per l’anno 2020 sia eseguito in 5 rate con scadenze 31 ottobre e 31 dicembre 2020, 28 febbraio, 30 aprile e 30 giugno 2021.

I consiglieri sottolineano che trattasi  di una prima proposta studiata sulla base dell’attuale possibilità di copertura da parte di cui dispone l’ente comunale, il quale,  in considerazione della sospensione dei mutui ceduti al Mef, dispone attualmente di € 418.191,31.  Sarà possibile, successivamente, si spera al più presto,  sulla scorta degli ulteriori provvedimenti regionali e statali, ampliare il beneficio anche alle successive mensilità.

I consiglieri hanno scelto la strada della proposta di delibera di consiglio comunale, preventivamente munita di parere positivo di regolarità tecnica e contabile, in maniera tale da consentire un celere pronunciamento del consiglio comunale stesso. La proposta di delibera, infatti, a differenza della mozione e dell’interrogazione, non consiste in una mera esortazione, ma si concretizza in un provvedimento già dotato di tutti i requisiti per produrre l’effetto voluto, in questo caso lo sgravio. La proposta sarà adesso oggetto di esame da parte della commissioni competenti.