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EDITORIALE

di Alfredo Anselmo                            (Caporedattore “OraWebTv”)

 

Nei giorni scorsi sono stato in visita a quella realtà più unica che rara che si chiama Museo Didattico Foscolo di Barcellona Pozzo di Gotto e, al di là di una mostra di incisioni della quale mi sono occupato scrivendo uno specifico articolo per questa testata on line, qui vorrei soffermarmi sul Museo stesso, che rappresenta per me e per chiunque lo visiti, una “scoperta continua”…

Curato come un figlio dal Prof. Enzo Napoli sin dalla nascita, oggi è maggiorenne e si muove in autonomia anche se la presenza del padre è sempre importante… direi fondamentale. Come sempre, anche in questa circostanza mi ha accolto insieme ad altre due figure fondamentali in questo contesto ovvero la Prof.ssa Sabina Bruzzese, docente di Arte della Scuola Secondaria di 1° grado Foscolo e la Dirigente Scolastica Prof.ssa Felicia Maria Oliveri, che guida l’Istituto Comprensivo omonimo.

Docenti… Napoli e Bruzzese, che mettono al centro lo Studente, vero nucleo di questa realtà, sotto la supervisione e l’organizzazione della Dirigente Oliveri che ha il grande merito di aver creato una realtà “viva” in un quartiere diciamo particolare oltre che periferico. Ma l’esser il Museo Didattico e l’Istituto Comprensivo Foscolo del quale è emanazione, situati a  Sant’Antonino, è un punto di forza e non certo di debolezza, poiché, come detto, parliamo di alta professionalità. Basti fare un giro nelle ampie sale espositive, nel laboratorio, nella biblioteca per rendersene personalmente conto. Ed è quasi superfluo aggiungere che negli anni qui hanno esposto le proprie opere docenti e discenti che si confrontano con l’arte dell’incisione. Spesso gli alunni degli anni passati sono divenuti i docenti di oggi e ciò è bellissimo.

Professionalità e passione unite al grande impegno sia didattico che umano possono estendersi all’intero Istituto Comprensivo, composto da grandi docenti dalla Scuola dell’Infanzia alla Primaria che hanno sedi in varie parti del quartiere fino alla stessa Secondaria di 1° grado che si trova proprio nel plesso centrale, attiguo al già citato Museo Didattico. Negli anni, anche tramite i miei articoli, ho conosciuto parecchi docenti, ma in questa mia più recente visita mi sono rapportato in particolare con la Prof.ssa Michaela Munafò, che insegna Lettere e che è vincitrice con i propri studenti di tanti premi, alcuni assegnati dall’Ordine Nazionale dei Giornalisti per il giornale che cura personalmente. La Prof.ssa Munafò mi ha fatto visitare i locali interni ed esterni della Secondaria di 1° grado, la palestra, il Giardino dei Giusti dove sono piantati alberelli d’ulivo dedicati a specifiche figure e mappati con il Qr-Code infatti inquadrati da uno smartphone forniscono informazioni. Avevo scritto a più riprese di questa realtà ma vederla di presenza ha avuto un forte impatto emotivo in me.

Ho avuto modo, poi, di conoscere anche un’altra docente ovvero la Prof.ssa Maria La Malfa, che è anche un’apprezzata nutrizionista e che cura il laboratorio di educazione alimentare della scuola. Mi ha fatto degustare una squisita focaccia messinese con un impasto con biga realizzata nel laboratorio stesso nell’ambito di un progetto volto a valorizzare le tradizioni di Messina e provincia e realizzato insieme alla collega Lidia Lombardo. Mi è stato raccontato inoltre che nei giorni scorsi sono stati preparati anche i tradizionali “taralli” di Racalmuto, città natale di Sciascia. Ed è proprio con una frase della Prof.ssa La Malfa che voglio chiudere questa mia “cronaca commentata” di una visita al Museo Didattico e all’Istituto Comprensivo Foscolo di Barcellona Pozzo di Gotto: “Nella nostra realtà tutte le materie si abbracciano per creare un unicum a 360 gradi da presentare allo studente e, ad esempio, l’educazione alimentare è strettamente legata alla letteratura, perché come abbiamo visto ad un biscotto si può legare la figura di un grande scrittore o alla matematica perché si comprende bene come siano fondamentali le proporzioni. E si potrebbero fare tanti altri esempi.”

E allora lodiamo questo “abbraccio unico” fra discipline scolastiche e fra docenti, studenti e dirigente, qualcosa che è fondamentale nella tanto martoriata scuola di questi nostri tempi. Per fortuna anche dalle nostre parti esistono eccellenze ed il merito va dato a chi porta avanti quotidianamente tutto ciò.