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Su iniziativa dell’Anpi e dell’Università della Terza Età di Barcellona Pozzo di Gotto, si svolgerà uno stimolante incontro venerdì 28 novembre 2025, ore 17, all’Auditorium Sala Ute Palazzo Giovanni Spagnolo. 

Aprono il meeting Tanina Caliri, Rettrice Università Terza Età, ed Elisa Calabrò. Vice Presidente Anpi Lidia Brisca Menapace. Coordina Tindaro Bellinvia, Presidente Anpi Lidia Brisca Menapace.

Relazionano successivamente Dino Calderone, Docente di Storia, e Santo Colosi, Parroco Santa Maria Assunta. Conclude Giuseppe Restifo, Vice Presidente Anpi provinciale Messina.

Filippo Bartolone nasce a Monforte San Giorgio il 25 settembre 1919. La madre, napoletana, si chiama Dora Terlizzi, Il padre, Gioacchino, nato a Barcellona, di formazione laica, è un esponente di rilievo della massoneria e svolge l’attività di medico chirurgo. In questo clima familiare, sostanzialmente agnostico, matura la posizione antifascista di Filippo Bartolone che consegue la maturità classica al Liceo Ginnasio di Barcellona nel 1936 e, quindi, si iscrive alla Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Messina. Durante la seconda guerra mondiale, Bartolone si converte al cattolicesimo. Il 18 novembre del 1941 il Prefetto di Messina invia al Ministero dell’Interno una relazione nella quale si comunica che per Filippo Bartolone (laureando in giurisprudenza) e Luigi Gemelli “più che di propaganda disfattista, può parlarsi di attività di mormorazione, di scarso senso di patriottismo”. Il Prefetto, che utilizza anche una nota dei carabinieri di Barcellona, scrive che “dovrebbero essere fatte proposte di rigore”, ma precisa che si tratta di “giovani sventurati, minorati fisicamente, entrambi destinati a breve e penosa esistenza”. Le conseguenze sono il sequestro della radio e l’espulsione dal G.U.F. (Gruppo Universitari Fascisti). La lettera del 13 febbraio 1942 è del segretario politico del Fascio di combattimento di Barcellona Silvestro Nicolaci.

Bartolone intensifica comunque l’impegno politico. Il 3 giugno 1942 fonda, con altri giovani barcellonesi, il Movimento Etico Politico Italiano. Il Movimento dura un anno e mezzo e sviluppa rapporti con Giustizia e Libertà e con l’Amgot.