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La sentenza del 24 agosto 2025 condanna al risarcimento danni per le ingiurie subite dall’allora assessore del Comune di Barcellona P.G. Tommaso Pino da una dipendente comunale.

I fatti risalgono a quando l’ex assessore comunale con atto di citazione regolarmente notificato, conveniva in giudizio davanti all’ ufficio premettendo di aver subito danni a causa del comportamento ingiurioso perpetrato nei suo confronti ; deduceva infatti che all’epoca dei fatti ricopriva, la carica di Assessore presso il Comune di Barcellona Pozzo di Gotto e mentre si trovava nell’esercizio delle proprie funzioni, veniva pubblicamente, senza alcuna spiegazione, aggredito verbalmente dalla dipendente comunale M. S. con le seguenti espressioni : “Questa amministrazione è una vergogna dovresti vergognarvi…..”
Per tali fatti il Pino presentava formare querela che veniva archiviata dal Gip di Barcellona P.G. in quanto riteneva qualificato il fatto in mera ingiuria : “ E’ peraltro evidente nel caso in specie che le offese sono riconducibili ad una critica , operata in modo oltremodo volgare e costituente illecito civile quale ingiuria “ ( gip Barcellona PG ord del 27.07.2020 )
Si costituiva la convenuta contestando le avverse richieste assumendo di non proferito alcuna frase ingiurioso, chiedendo il rigetto.
Ammessi i mezzi istruttori articolate dalle parti all’esito dei quali la causa, matura per la decisione veniva assegnata a sentenza .

Il Giudice di Pace, Dott. Vincenzo La Torre, nella causa civile R.G. n. 664 / 2023 ha condannato la dipendente comunale per i motivi:

Orbene la rilevanza dell’offesa subita dall’attore apostrofato tra l’altro con
l’espressione “c…”, e la circostanza che tali offese erano state proferite alla
presenza di altre persone, senza alcuna ragione e con il palese intento di screditare
l’attore, la posizione sociale e professionale di questi il quale rivestiva anche il ruolo
istituzionale di assessore presso il comune di Barcellona P.G. , sono elementi da
cui desumere in via presuntiva un danno morale ex art. 2059 c.c., inteso come
sofferenza interiore derivante dall’illecito.

Il Giudice di Pace di Barcellona P.G, uditi i procuratori delle parti, definitivamente pronunciando sulle domande proposte da Pino Tommaso accoglie ,per quanto ragione le stesse e così provvede:
1) Dichiara il diritto dell’attore al risarcimento del danno subito a seguito
dell’ingiuria subita per i motivi di cui infra
2) Per effetto condanna S. M. al pagamento in favore di
Pino Tommaso della somma di euro 3.000.00 ( tremila) oltre interessi e
rivalutazione come da parte motiva
3) Condanna S.M. al pagamento delle spese processuali
liquidate in complessive euro 1.400,00 di cui 120,00 per spese oltre iva cassa e
rimborso spese generali se dovute”.

Per l’ex componente dell’esecutivo Tommaso Pino: “Giustizia è stata fatta: nessuno può permettersi di insultare, soprattutto nel caso in cui ad insultare sia un dipendente comunale durante lo svolgimento della propria attività lavorativa. Se poi ad essere insultato, durante l’esercizio delle proprie funzioni all’interno del Palazzo Comunale, è un Assessore in carica, la questione è ancora pù grave. Mi auguro che questa condanna risarcitoria sia da esempio affinchè non si verifichino più fatti così incresciosi”.