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Il Movimento Città Aperta rinnova la propria solidarietà a Federica Paiola, magistrato torinese in servizio alla Procura di Barcellona Pozzo di Gotto, contro la quale – è stato rivelato da un’inchiesta che si è conclusa con il rinvio a giudizio per sei persone – la criminalità organizzata stava per ordire un attentato.

“La vicenda insegna – se ce ne fosse bisogno – che non va mai abbassata la guardia contro la mafia e che le attività investigative – coordinate da Magistratura e Forze dell’Ordine – costituiscono un irrinunciabile mezzo di salvaguardia di tutta la società. La dottoressa Paiola sarebbe stata colpita – nelle intenzioni dei malviventi – con modalità “evocative” della strage di Capaci: di fronte a tanta efferatezza, non si può non rilevare che l’impegno quotidiano di tutti contro la criminalità resta l’unico antidoto a certe strategie che tenderebbero a colpire la società civile nelle sue componenti più importanti e migliori”.