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Il cortometraggio “Fili invisibili” sui femminicidi di Sara Campanella e Graziella Recupero realizzato dalle classi dell’ITT-LSSA Copernico di Barcellona Pozzo di Gotto è stato premiato a Palermo nel corso delle Giornate del Cinema per la scuola, promosse dal ministero della Cultura e dal ministero dell’Istruzione e del Merito.

A consegnare l’importante riconoscimento nazionale è stato il noto attore Edoardo Leo a conclusione di una tre giorni che si è tenuta negli spazi dei Cantieri Culturali Zisa e che ha visto la presenza di docenti, dirigenti scolastici e operatori del settore cinematografico e audiovisivo provenienti da tutta Italia.

Vincere il premio Cips è uno straordinario risultato per quanti hanno creduto nel progetto che ha dato voce alle due giovanissime vittime di femminicidio uccise a distanza di 69 anni l’una dall’altra. Il cortometraggio, con la regia di Fabio Schifilliti, è stato realizzato dagli studenti e dalle studentesse del Copernico di Barcellona Pozzo di Gotto, grazie alla partnership dell’Istituto guidato dalla dirigente Angelina Benvegna con la Gran Mirci Film amministrata da Giuseppe Ministeri.

“Fili invisibili” è il frutto del laboratorio cinematografico che ha visto gli studenti impegnati nella scelta del soggetto del corto, nella stesura dei testi, nelle fasi di produzione e montaggio, oltre che come attori ed attrici sul set. Nel cast del cortometraggio anche l’attore Claudio Castrogiovanni, che ha interpretato il ruolo del professor Massimiliano Berretta, l’ultima persona incontrata da Sara Campanella il 31 marzo scorso prima di essere uccisa da Stefano Argentino).

La premiazione è stata vissuta con grande emozione dai giovani partecipanti al progetto, vista come un riconoscimento sia al grande impegno profuso che al valore della tematica scelta ed affrontata nel cortometraggio, la battaglia contro le discriminazioni di genere e la violenza sulle donne. Temi drammaticamente attuali e immutati nei decenni come emerge da quei “Fili invisibili” che uniscono l’uccisione di Graziella Recupero nel 1956 e quella di Sara Campanella nel 2025.