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A rischio la continuità stradale via mare tra Calderà e Spinesante, la ditta olandese ‘Jonson Bridging’ ha intimato il possibile smontaggio del ponte mobile entro il 14 aprile per via dei disattesi accordi con l’ente Provincia. La problematica del Ponte di Calderà creatasi dopo l’alluvione del novembre 2011 che ha distrutto i piloni del preesistente, continua a non essere risolta in modo chiaro e certo. La ditta olandese che si è occupata del montaggio e messa in opera della struttura che sostituisce di fatto il vecchio ponte, non vuole più essere rimpallata, soprattutto dopo che la Provincia titolare del ponte ha intenzioni di non prorogare il contratto di noleggio garantito l’anno scorso con i finanziamenti della Protezione Civile.

In sostanza si dovranno reperire altre 25 mila euro (canone annuo), al fine di rinnovare di un altro anno l’affitto, somma che l’ente provincia non vuole più sborsare anche per carenza di cassa, e che il vicesindaco Giuseppe Saija, che dopo la sfiducia ha il compito di gestire l’ordinaria amministrazione fino alla nomina del commissario regionale, chiede l’aiuto del presidente della regione Crocetta con lo scopo di scongiurare un nuovo grave disagio per il tratto Calderà-Spinesante. Tutto questo, mentre la città del Longano rimane in attesa di avere una guida ‘amministrativa’ e dell’arrivo del commissario ad acta sempre indicato da Crocetta. Mentre nella serata di ieri è stata annunciata per la prossima settimana una conferenza di servizi, indetta esattamente per domenica 29, al fine di trovare una soluzione al problema insieme ad i dirigenti della ditta olandese.

Infine in merito alla vicenda del Ponte si sono fatti sentire prima, l’ex consigliere e assessore provinciale in quota Udc Carmelo Torre, adesso a capo del movimento ‘Unione e Partecipazione’, il quale ha fatto appello al commissario della Provincia di Messina, Filippo Romano. “E’ inaccettabile  – dichiara l’ex Udc – che dopo quasi quattro anni, il ponte di Calderà crollato a seguito dell’alluvione del 2011, inserito tra le priorità da parte dell ’Ex Provincia Regionale di Messina, ancora oggi non è finanziato, nonostante gli impegni del Presidente della Regione Rosario Crocetta e degli Assessori che hanno fatto visita alla nostra città. Oggi si parla di smontare quello provvisorio realizzato dalla Società olandese Jonson Bridging per un costo di circa 81,000,00 euro compreso di (montaggio, smontaggio, trasporto ed affitto per un anno), in quanto il contratto di noleggio è scaduto il 31/01/2014. Auspichiamo – continua Torre – che nella prossima riunione che si terrà al Comune di Barcellona P.G., tra Protezione civile, Ex Provincia regionale e Comune, possa essere trovata un’intesa che salvi la struttura fino alla realizzazione della costruzione del nuovo ponte o almeno fino alla costituzione dei Liberi Consorzi. E’ indispensabile – a mio avviso conclude – per i tre enti interessati, reperire la somma annua di € 25,000,00 + iva per rinnovare il contratto di noleggio, al fine di non vanificare l’oneroso impegno che qualche anno fa l’Ex Provincia regionale di Messina ha sostenuto”.

Sulla questione si inserisce anche l’ex primo cittadino Maria Teresa Collica attraverso la sua pagina Facebook: “È davvero paradossale che la notizia della richiesta di dismissione del ponte mobile di Calderà possa essere ritorta politicamente contro la mia amministrazione, quando proprio sulla vicenda del ponte sono state date risposte concrete. Ricordo a tutti che la competenza dell’intervento è della Provincia ma ciononostante si è agito in totale sinergia con tutti gli enti interessati per arrivare alla soluzione più rapida del problema. La ricostruzione del ponte è rimasta fuori dai finanziamenti dell’ordinanza dell’alluvione. Oggi che sulla realizzazione del ponte – sottolinea la Collica – si è raggiunta una piena intesa con la Regione e la Provincia, utilizzando lo stanziamento di 49 milioni di euro deliberato dalla Giunta regionale per interventi sulle strade provinciali interrotte, da far realizzare dall’Anas, si pone la questione del ponte mobile. La Provincia non può più prorogare il noleggio semplicemente per aver raggiunto il costo massimo consentito con un affidamento diretto per cui occorre trovare un ente diverso. Si tratta pertanto dell’ennesimo segnale che evidenzia la preoccupante situazione che si è venuta a creare all’indomani della sfiducia. Di fronte ad una emergenza come questa la mancanza di una guida amministrativa cittadina rende le risposte più incerte e complesse. Per quanto possibile, – conclude l’ex sindaco – da semplice cittadina, farò comunque tutto il possibile per contribuire alla soluzione del problema, con la consapevolezza che in caso contrario si determinerebbe un grave danno per la città”.

Nel durante in città, continua il confronto politico e i movimenti nei vari schieramenti per la scelta dei candidati per la prossima possibile campagna elettorale del 31 maggio. Così anche la vicenda del Ponte di Calderà diventa terreno di scontro tra le compagini.  In tale scenario contraddistinto da confusione e immobilismo istituzionale, Barcellona e i suoi cittadini rimangono in attesa delle scelte regionali riguardanti la nomina del ‘traghettatore Commissario’ e della data della nuova tornata elettorale.