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In merito alle notizie di stampa diffuse nella mattinata odierna circa i rapporti con il Comune di Barcellona Pozzo di Gotto, la Società Basket Barcellona intende fare chiarezza per smontare, ancora prima che sia creato, un caso che tale non è.

“Nell’anno 2016, questa Società ha intrapreso un percorso di risanamento agonistico e finanziario. I debiti nei confronti del Comune di Barcellona Pozzo di Gotto, di cui si parla sulla stampa oggi, risalgono agli anni compresi tra il 2013 e il 2015 e riguardano la concessione esclusiva del “PalAlberti”. Una concessione che siamo stati costretti, a suo tempo, ad accettare dal momento che ci è sempre stato detto che l’Ente non poteva permettersi di pagare un custode per eventuali straordinari. Quindi noi, società di Serie A2 che si allenava anche nei festivi, saremmo ovviamente andati in difficoltà, come successo del resto nel corso di questa stagione da quando abbiamo rinunciato alla concessione. Giova sottolineare che, a fronte dei costi che ci sono stati richiesti in tal senso, altre società di altre discipline hanno usufruito dell’impiantistica cittadina a costi notevolmente inferiori, potendo allenarsi anche nei giorni festivi senza particolari disagi. Due pesi e due misure anche oggi con i nostri tesserati costretti a lasciare le loro auto parcheggiate fuori dal “PalAlberti” ogni qualvolta si va in trasferta, mentre altre società possono tranquillamente utilizzare il parcheggio degli impianti di riferimento. Ma di questo poco ci importa.

Entrando più nello specifico rispetto al debito di cui si parla, invece, a suo tempo abbiamo chiesto una rateizzazione a fronte della quale ci venne richiesto di fornire al Comune un assegno intestato senza data con l’importo totale, intestato alla Tesoreria Comunale. Sarebbe stato invece più opportuno richiederci, di volta in volta, un nuovo assegno intestato senza data, sottraendo l’importo già versato di rata in rata. Tuttavia, abbiamo pagato le prime sei rate con puntualità. Abbiamo invece avuto qualche problema a far fronte alla settima, ma avremmo provveduto di lì a poco. Succede invece che Palazzo Longano decide di incassare l’assegno in banca, trovandolo scoperto. Da qui è scattata la comunicazione al CAI. Di fronte alle nostre rimostranze attraverso le quali abbiamo fatto notare che la procedura utilizzata non era corretta perché non teneva conto del defalcamento delle rate già versate da questa Società, l’assegno è stato richiamato dal Comune di Barcellona Pozzo di Gotto, ma ormai era troppo tardi e la segnalazione era partita. Proprio per questo abbiamo intrapreso l’azione legale di cui si parla.

Teniamo infine a sottolineare che, oltre ai prestigiosi traguardi che la Società sta conseguendo sul campo grazie all’impegno e al sacrificio di tutte le sue componenti, lo stesso avviene fuori dal campo, dove quotidianamente ci si impegna affinché i conti tornino. In tutti i settori.

Questa è la nostra prima accorata precisazione, fatta esclusivamente nel rispetto della Città e dei nostri straordinari tifosi che, partita dopo partita, stanno sostenendo il nostro percorso. Ci riserviamo, nei prossimi giorni, di ritornare sull’argomento attraverso note tecniche da parte del nostro legale di fiducia”.