Medaglia d’Argento 2018 tra i Borghi più Belli d’Italia, Castroreale sarà animato dalla prima edizione del festival urbano InCastro, dal 7 all’11 luglio 2019. Una cinque giorni tra azioni performative site-specific, jam session musicali e concerti, mostre e installazioni, tavole rotonde, laboratori multidisciplinari e diverse attività collaterali.
Ideato e organizzato dall’associazione Vento di Scirocco con l’Istituto Nazionale di BioArchitettura (INBAR), il suo Presidente Nazionale Anna Carulli, gli esperti del Comitato Scientifico e la Sezione INBAR Messina, con la residenza artistica Casa Faranda e il Comune di Castroreale, con la collaborazione di IterCulture, del Circolo auto e moto d’epoca Alzavalvola e del presidente dell’Associazione Piccolo Museo della Moto, Enrico Munafò, InCastro Festival si avvale di una ramificata rete di partner, tra aziende del territorio e associazioni, fortemente voluta dai direttori artistici Giorgia Di Giovanni e Pierfrancesco Mucari per realizzare un evento del territorio e per il territorio che, in continuo dialogo con la tradizione artistica e culturale di Castroreale, reinterpreti e abiti il borgo messinese con fermenti artistici in grado di raccontarne il passato e i luoghi per iniziare a scrivere una nuova storia contemporanea.
Il Festival prenderà ufficialmente il via il 7 luglio con la composizione istantanea di musica e attività performative InCasaFaranda, frutto del lavoro coreografico di Giorgia Di Giovanni e Danilo Smedile e della ricerca musicale di Gianni Mimmo (saxofono soprano), Pierfrancesco Mucari (saxofoni, marranzani) e Andrea Piccioni (tamburello italiano e frame drum).
Successivamente la prima tavola rotonda “Parola e Arte” tra i vicoli antichi del borgo permetterà una libera circolazione di idee e suggestioni artistiche grazie alla partecipazione di Antonio Presti (Fiumara d’Arte) e Massimo Carosi (Danza Urbana – Festival Internazionale di Danza).
Nelle giornate di domenica 7, martedì 9 e giovedì 11 luglio, dalle 17 alle 22, saranno fruibili 4 eventi espositivi appositamente allestiti in diversi ambienti suggestivi del borgo medievale: il progetto fotografico Frammenti Castriciani di Ylenia Milici ed Hernàn Colombo Abot; l’installazione Terzo Livello di Salvatore Raimondo, curata da Enrica Carnazza, in cui le tele abbandonano lo spazio espositivo per una nuova esperienza di “Vita Vera”; la videoinstallazione HUMANA NATURA di Stefania Sottile, Simone Allegra, Germano Cucinotta e Santi Catanesi, in cui sono indagati i segni del Tempo sull’Uomo e sulla Natura; il percorso espositivo “Il dialogo della memoria”, alla scoperta delle opere realizzate da diversi artisti nazionali e internazionali che hanno lavorato con Hidetoshi Nagasawa durante il workshop del 2010 tenuto dall’artista giapponese, organizzato come progetto trasversale al festival dall’Assessore alla cultura Giusy Pino con il coinvolgimento dei ragazzi del Servizio Civile Universale seguiti dalle tutor Marina Mirabile e Melina Trovato.
Dall’8 all’11 luglio, i vicoli, le piazze e gli edifici del borgo saranno sede di momenti laboratoriali a cura degli artisti ospiti di InCastro Festival, i cui esiti confluiranno nelle azioni artistiche e nei concerti della serata conclusiva dell’11 luglio. I laboratori sono tenuti dai performer Riccardo Guratti (INsito), Giorgia Gasparetto e Priscilla Pizziol (Mi fai un po’ di spazio?), da Ada Trifirò di Anima Yoga (In Ascolto), dalla fotografa Renée Purpura (1, 2, 3…FOTO!) e dai musicisti Pierfrancesco Mucari (MARranzano), Andrea Piccioni (TAMburello) e Gianni Mimmo (Navigation Through Form) di Amirami Records.
Inoltre, i luoghi, gli scorci, i paesaggi, la storia, le persone e l’architettura circostante saranno spunto di riflessione e confronto per il laboratorio A B I T (U) A R E al borgo, dall’8 al 10 luglio, con 20 ore di WORKSHOP organizzato dall’Istituto Nazionale di Bioarchitettura, comprendente una sezione pratica dedicata al recupero dei materiali, tenuta dal Presidente Nazionale Anna Carulli e dai componenti del Comitato Scientifico Nazionale Pino Falzea, Gio Dardano, Raffaella Lione, Nunzia Coppola e Giuseppe Scannella, e con una sezione dedicata alla fotografia tenuta da Graziella Anastasi; gli stessi saranno protagonisti della seconda tavola rotonda “Parola e Arte” dell’11 luglio, nella quale parteciperanno anche il curatore Enrica Carnazza (arco – Centro di competenze per l’arte e l’architettura contemporanee e GAi – giovani artisti italiani) e l’arch. Michele Palamara (Rete dei borghi di Messina).
Le sere del festival saranno animate dalle azioni performative degli artisti che hanno risposto alla Chiamata Libera di Casa Faranda, tra cui la coreografa Dara Siligato, e da momenti di festa e intrattenimento promossi dai partner della rete.
La giornata conclusiva vedrà inoltre prendere forma una Processione d’arte, guidata dalla Banda Musicale M° Settimo Sardo di Castroreale, con un percorso itinerante tra gli scorci più suggestivi del borgo in cui il pubblico verrà sorpreso da performance site-specific e improvvisazioni artistiche a cura degli ospiti del festival che si concluderanno con il concerto del progetto musicale Sana Lotus, organizzato dal Ristorante Al Duomo, insieme alla Proloco Artemisia.
I molti partner di InCastro contribuiranno a rendere l’evento partecipato e diffuso sull’intero borgo attraverso progetti trasversali come: le visite guidate del borgo e al Planetario Andromeda (ass. Andromeda) e al Piccolo museo delle moto (Circolo Alzavalvola), la mappatura del borgo da parte di ASAC, un punto riciclo organizzato dall’associazione Amiamo Castroreale, e la festa in piazza del 9 luglio organizzata dal ristorante Al Duomo.
Inoltre, l’accoglienza e partecipazione dell’intera città permetterà di aprire le case di Castroreale, oltre ai locali (Ristorante Al Duomo, Skiticchio, Castropub, Le Cose Buone della Botteguccia, Azienda Agricola Contrada Crizzina) e B&B (Green Manors, La casa di Maria, Le 2 Cantine) aderenti, per ospitare artisti, operatori, tecnici, giornalisti, partecipanti ai laboratori e spettatori del Festival, permettendo di vivere uno dei borghi più belli d’Italia immersi nell’arte e nella cultura, oltre che nelle sue viste mozzafiato.