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“Sono davvero rarissimi o pressoché assenti i bandi che il Comune di Messina o la Patrimonio S.p.A. (tranne che per qualcuno confiscato alla mafia), varano o hanno varato per concedere in locazione immobili ad uso non abitativo, e sarebbe ora che iniziassero a farlo visto che la principale crisi del commercio è certamente individuata negli onerosissimi affitti che gli esercenti pagano ai privati!”

E’ quanto ribadisce il consigliere comunale Libero Gioveni, capogruppo di Fratelli d’Italia, in un periodo storico di forte crisi economica che peraltro venne acclarato anche dallo stesso sindaco Basile nella sua relazione del primo anno di attività, dove si evidenziava una diminuzione di ben 128 attività di commercio al dettaglio e di 14 di servizi alla persona, ai quali si unirono le recenti chiusure di due importanti e storici ritrovi sul viale San Martino.

Al netto delle recenti misure a favore di alcune categorie di commercianti come quella della riduzione del 50% della tassa di occupazione del suolo pubblico – afferma Gioveni – appare superfluo rimarcare l’importanza che possa rivestire per diversi esercenti prendere in locazione a “canone sociale” (o comunque economicamente più accessibile) degli immobili ad uso “non abitativo”, sulla stessa stregua di ciò che si sta facendo per gli alloggi ERP sul fronte abitativo.

Peraltro risultano numerose – aggiunge il consigliere – oltre che le necessità rappresentate legittimamente da tanti commercianti in difficoltà, anche le istanze di associazioni sul territorio o di semplici ditte individuali che sarebbero certamente interessate a partecipare a bandi pubblici per la locazione di tali immobili, che appunto potrebbero rappresentare per Palazzo Zanca una buona opportunità anche per fare cassa!

In questo senso, per esempio – evidenzia l’esponente di FdI – l’IACP negli anni si è dimostrato più sensibile rispetto a Palazzo Zanca su questa scelta politica, visto che periodicamente l’Ente di via E.L. Pellegrino mette a disposizione le proprie botteghe, molte delle quali addirittura da alienare.

Sarebbe pertanto auspicabile per questa Amministrazione – conclude Gioveni – insistere anche in questa direzione, al fine di soddisfare le diverse e diffuse esigenze presenti a vario titolo sul territorio comunale, con particolare riferimento alle attività commerciali.