Con un convegno ricco di contenuti ed esperienze condivise, si è aperta ufficialmente la terza edizione di “No.Strano – Il Festival del Cibo e delle Tradizioni Popolari”, organizzato dalla Pro Loco di Santa Maria di Montalbano Elicona (ME).
La manifestazione animerà la piazza principale fino a sabato 13 settembre, concludendosi con l’atteso concerto di Carlotta. Lungo la via principale i visitatori possono degustare alcune tra le specialità più autentiche dei Nebrodi, grazie alle aziende che hanno aderito al progetto della Pro Loco per rivitalizzare i piccoli borghi attraverso il turismo sostenibile: Trattoria Brasarella (San Piero Patti) – carne di pecora al forno con patate, simbolo della cucina contadina e dei suoi sapori intensi; Pasta Giovenco (Librizzi) – maccheroni preparati con grani siciliani; Macelleria Bella (Campogrande, Tripi) – le tipiche frittole, un piatto di tradizione e gusto tutto siciliano; Panificio Antichi Sapori di Scaglione (San Piero Patti) – arancini alla norma e al ragù, cannoli siciliani e il panino “Sapore dei Nebrodi” con salsiccia di suino nero.
Il convegno inaugurale, dal titolo “Rete, relazioni e ripopolamento: il percorso virtuoso del turismo sostenibile verso la D.M.O.”, è stato un importante momento di confronto e dibattito, che ha visto la partecipazione delle autorità del territorio. Ad aprire i lavori è stata la presidente della Pro Loco Maria Tricoli, seguita dagli interventi moderati dalla giornalista Valentina Di Salvo. Presente anche l’Assessore Regionale al Turismo, Sport e Spettacolo Elvira Amata.
Di seguito, alcune delle dichiarazioni emerse dal convegno.
«Sin dall’inizio del mio mandato abbiamo messo al centro una strategia chiara: sostenere i piccoli borghi. Non ci interessa solo aumentare i numeri del turismo, ma puntare sulla qualità, valorizzando destinazioni meno conosciute eppure meravigliose. I viaggiatori oggi cercano esperienze autentiche: paesaggi, convivialità, prodotti tipici, tradizioni. È in questa direzione che stiamo lavorando. Penso, ad esempio, al progetto Etnev, realizzato con il sostegno del Ministro Santanchè, che ha unito i borghi dei Nebrodi attraverso cibo e vini. Parliamo di turismi al plurale, perché la Sicilia offre segmenti diversi e complementari. Ma non sono solo parole: ci sono anche azioni concrete. Un esempio è il bando sulle strutture ricettive, attualmente aperto, che prevede premialità per chi investe nei piccoli borghi e nelle aree rurali. Un modo concreto per trasformare la visione in realtà. Voglio sottolineare anche l’importanza delle DMO – Destination Management Organization: organismi che mettono insieme istituzioni, imprese e comunità per coordinare e gestire in modo unitario l’offerta turistica. In provincia di Messina purtroppo non ne esiste ancora nessuna, ma io credo fermamente che siano strumenti fondamentali per crescere e far diventare i nostri borghi attrattori turistici strutturati e competitivi» così l’Assessore Regionale Elvira Amata.
«Il cuore di questo convegno è il fare rete. Significa instaurare relazioni, promuovere un turismo sostenibile e creare progetti condivisi che abbiano effetti positivi anche in futuro. Come piccoli comuni affrontiamo la sfida dello spopolamento, e il nostro obiettivo è favorire il ripopolamento delle comunità, attraverso iniziative comuni che generano opportunità. Quello che auspico da tempo è la nascita di una vera e propria “comunità tra le comunità”, capace di costruire un’identità collettiva, di rafforzare le connessioni tra i borghi e di affrontare insieme le problematiche che ci accomunano» ha dichiarato il Sindaco di Montalbano Todaro Antonino.
«Eventi come questi sono fondamentali: sono momenti di crescita per il territorio, in cui la presenza delle istituzioni – anche con un assessore regionale – è un segnale importante di ascolto e di volontà di lavorare insieme. Il mio intervento voleva essere soprattutto uno sprone per tutti noi: i piccoli centri ogni giorno fanno i conti con problemi primari, dalla viabilità agli acquedotti ormai obsoleti. Per questo è indispensabile potenziare i servizi essenziali e creare collegamenti più efficienti, così da facilitare la vita dei cittadini e rendere i nostri borghi più accessibili e attrattivi» queste le parole del Sindaco di San Piero Patti Cinzia Carmelita.
«Le Pro Loco tengono vivo il legame tra comunità, tradizione e turismo. La Pro Loco di Santa Maria ne è un esempio: piccola nelle dimensioni ma capace – insieme all’UNPLI di Messina e a quella regionale – di portare avanti temi forti che nascono proprio da un borgo apparentemente “minore”. Questo ci fa riflettere: da un piccolo centro può nascere una grande Pro Loco, capace di occuparsi non solo di turismo, ma anche di recupero delle tradizioni e di progettualità. Voglio ringraziare la presidente Maria Tripoli e sottolineare il ruolo del vicepresidente Francesco Di Salvo, che considero il vero motore di tutto: non si spende solo per Santa Maria, ma coinvolge, condivide competenze e le mette a disposizione della comunità. Una testimonianza preziosa da valorizzare» così Massimo Natoli per UNPLI Messina e Presidente della Pro Loco di San Piero Patti.
«Il turismo delle radici è un’opportunità preziosa per le nostre piccole comunità: significa riscoprire le origini, riallacciare i legami con chi è emigrato anche da molte generazioni e ritrovare un contatto autentico con la propria storia. Le Pro Loco sono i veri custodi di questo patrimonio: mantengono vive le tradizioni, i saperi, i sapori, le feste popolari, gli antichi giochi. Così facendo, diventano strumenti di valorizzazione, salvaguardia e promozione dei territori. Nei borghi, chi arriva non è un semplice visitatore: viene accolto come parte integrante della comunità, entra a far parte del tessuto sociale e culturale. È un modo concreto per contrastare lo spopolamento e riportare vita in luoghi che rappresentano il cuore e l’anima della Sicilia. È questa la forza del turismo delle radici: trasformare ogni abitante in narratore della propria terra, capace di raccontarne i paesaggi, la gastronomia, le leggende e le tradizioni, restituendo al borgo una nuova centralità» queste le parole di Angela Puglisi, Consigliera Regionale UNPLI, Presidente della Pro Loco di Novara di Sicilia e Referente Nazionale del Censimento e Patrimonio Culturale Materiale.
«L’impegno del GAL è favorire lo sviluppo economico, agricolo e turistico del territorio dei Nebrodi. Nella programmazione 2014-2022 abbiamo sostenuto numerose piccole e medie imprese, finanziando agriturismi, B&B, infrastrutture e itinerari turistici. Abbiamo anche investito sulla mobilità sostenibile, inaugurando 34 stazioni attrezzate con pensiline fotovoltaiche, biciclette a pedalata assistita e colonnine di ricarica: una rete che consente non solo di muoversi in modo dolce e rispettoso dell’ambiente ma anche di scoprire i percorsi e i punti di interesse dei nostri comuni. Si tratta di 34 strutture in 34 comuni, gestite con un sistema unico e intelligente di fruizione. Questa esperienza è solo l’inizio. Con la nuova programmazione 2022-2027 il GAL punta a consolidare una vera Destinazione Turistica (DMO), costruita insieme ad associazioni, università, comuni e Pro Loco, per coordinare l’offerta e valorizzare le eccellenze locali. Abbiamo destinato oltre 500 mila euro a questo obiettivo, avviando un dialogo con il Consorzio Tindari-Nebrodi e con il Comune di Patti, perché riteniamo che Tindari, con il suo milione di visitatori l’anno, rappresenti un punto identitario fondamentale per l’intero territorio» dichiara Francesco Calanna Presidente GAL Nebrodi Plus.
«Il nostro lavoro è sostenere i Comuni della nostra rete, aiutandoli a valorizzare i propri beni architettonici e monumentali e a raccontarli al mondo. Molti dei nostri borghi ricadono nelle aree interne, spesso considerate marginali e segnate dallo spopolamento. Su questo abbiamo preso una posizione netta: non possiamo accettare una strategia nazionale che sembri rassegnarsi a questo destino. Nelle aree interne vivono circa 13-14 milioni di persone: una parte significativa dell’Italia, con stili di vita diversi dalle città, ma altrettanto ricchi di valore e di insegnamenti. I piccoli borghi non sono realtà “perdute”, ma comunità vive che hanno molto da dare e da insegnare al Paese. Per questo chiediamo che vengano ascoltati e messi al centro delle politiche di sviluppo» queste le parole di Simone Giuseppe Vicepresidente Nazionale dell’Ass. I Borghi più Belli d’Italia.
«Come associazione di categoria lavoriamo per rappresentare al meglio le imprese nei tavoli tecnici e tematici, come quello di questa sera. Ci confrontiamo costantemente con i sindaci e con gli assessorati competenti, cercando di creare momenti di dialogo permanenti. Le nostre imprese si scontrano ogni giorno con ostacoli come la burocrazia e le lungaggini amministrative, spesso dovute a comuni sottodimensionati o a procedure complicate. Il nostro compito è proprio quello di fare da ponte tra aziende e istituzioni, per trovare soluzioni concrete e ridurre le difficoltà che frenano lo sviluppo» così Alessandro Allegra Direttore provinciale Confimprenditori Messina.
«Oggi vediamo una nuova consapevolezza da parte delle comunità locali, che investono su turismo, cultura e agricoltura come leve per frenare lo spopolamento e al tempo stesso crescere dal punto di vista economico.
In realtà come questa, dove discutiamo di reti e comuni di prossimità, emerge chiaramente la volontà dei sindaci di lasciare un segno concreto alle proprie comunità. È un atteggiamento che definirei resilienza: la capacità di reagire alle difficoltà trasformandole in opportunità di sviluppo» così Filippo Grasso Docente dell’Università degli studi di Messina.
«La Rete Siciliana dei Cammini è nata da alcuni anni per promuovere la nostra terra attraverso percorsi escursionistici e naturalistici. Camminio taliu, come diciamo in siciliano: mentre cammino, osservo e conosco. Così si scoprono peculiarità, punti di forza e anche fragilità dei territori. Il cammino lento diventa così fattore di sviluppo e di promozione: non solo paesaggi e borghi, ma anche esperienze enogastronomiche. Come guida LAGAP ho accompagnato gruppi dall’estero, ad esempio da Malta: sono rimasti affascinati dai boschi, dai borghi e dai sapori autentici, dai maccheroni ai dolci tradizionali. Il valore del cammino è proprio questo: offrire un turismo rispettoso e non invasivo, che permette di osservare e conoscere i luoghi in profondità, nel pieno rispetto della natura e delle comunità locali. Un esempio concreto è il Cammino di Tindari, che valorizza i Nebrodi e restituisce ai borghi una nuova centralità» le parole di Antonio Tavilla dirigente Nazionale LAGAP.
«Raccuja custodisce un patrimonio storico e naturalistico che merita di essere valorizzato. Negli ultimi anni abbiamo avviato diversi progetti per migliorare l’accoglienza, recuperare spazi del centro storico e sostenere le nostre realtà produttive legate all’agroalimentare e all’artigianato.
Il bilancio sul turismo è positivo: vediamo una crescente attenzione verso i borghi autentici come il nostro. Tuttavia restano sfide importanti, dalla viabilità alla carenza di servizi, che frenano lo sviluppo. È per questo che crediamo molto nel fare rete con gli altri comuni: solo insieme possiamo affrontare queste difficoltà e trasformarle in opportunità di crescita condivisa» dichiara in chiusura Massimo Giambrone Vicesindaco di Raccuja.
Gli appuntamenti continuano questa sera con i festeggiamenti in onore di Santa Maria SS. in Collis. Previsti i tradizionali fuochi pirotecnici che illumineranno il cielo del borgo, mentre dalle 20:00 sarà possibile degustare le specialità negli stand enogastronomici.
La serata proseguirà con il concerto “Loredana Bertè Real Tribute”, interpretato da Margary Signorino – artista messinese dalla voce grintosa e potente, nota per la sua straordinaria capacità di ricreare l’energia e le emozioni della Bertè – accompagnata dalla band Aristos.
Il festival si concluderà sabato con un grande finale di musica: il live dei Bess Bizz e l’atteso concerto di Carlotta.