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Dal My Plant & Flower di Milano 2024, la fiera del settore floro-orto-vivaistico più importante a livello nazionale ed europeo, arriva l’appello dei rappresentanti del Distretto Produttivo Sicilia, sull’opportunità di fare ‘sistema’ in ottica di maggiore cooperazione e promozione delle nostre speciali cultivar, fuori dai confini regionali, prendendo esempio da Toscana e Lazio e Olanda.

“Come previsto numeri importanti alla My Plant & Flower di Milano 2024 – si legge in una nota a firma del direttore Roberto Sauerborn e del presidente Carmelo Torre – dove, ahinoi, la fanno da padroni, come sempre, la Toscana il Lazio e l’Olanda.
Poca Sicilia, assente il nostro PSR e/o una rappresentanza ufficiale della Regione. La Sicilia presente con aziende importanti della provincia di Messina, in maniera sparsa, ma che non reggono il confronto con i colossi del centro Italia: la Sicilia non si percepisce. Eppure, i numeri e la varietà della produzione siciliani sono considerevoli, ma si fermano sempre al terzo o quarto posto non rendendo giustizia alla Regione ed al lavoro che viene fatto, senza considerare la capacitá inclusiva di lavoratori stranieri nel settore.

Si paga, ancora, il prezzo della frammentazione, l’incapacità (non cultura) di mettersi assieme, di non fare sistema, obiettivo a cui, come Distretto Produttivo, guardiamo con insistenza consapevoli delle difficoltà oggettive e ataviche. Il settore floro-orto-vivaistico siciliano, nel Suo complesso, é solo nel doversi confrontare con i grandi sistemi produttivi commerciali concorrenziali e rischia di continuare ad essere il “granaio” d’altri che attingono alle nostre produzioni sfruttando questa frammentazione che potrebbe condurre alla disgregazione delle realtà siciliane anche più grandi e che già faticano a mantenersi al passo. Infatti, la stessa preziosità e unicità del nostro prodotto (per es. agrumi), complice anche il cambiamento climatico, viene proposto come prodotto “tipico” d’eccellenza dalle aziende toscane che possono contare su una logistica efficiente, del supporto politico e di quello delle organizzazioni di categoria. Per non parlare dell’Olanda presente con un padiglione nazionale e decine di aziende (tutti assieme a formare un blocco che occupa il cuore di uno dei padiglioni della fiera), e che, guarda caso, rivendono, “trasformati”, i prodotti siciliani/italiani e non si preoccupano nemmeno di parlare la nostra lingua…

Come Distretto ci stiamo sforzando di rompere questo muro, di superare questi limiti cercando di fare sistema anche assieme ad altri organismi analoghi, di altri settori produttivi con l’obiettivo di fare gruppo, fare sistema per trovare soluzioni comuni e proporre il prodotto assieme al territorio, tentiamo, cioé, di fare filiera: termine abusato troppo spesso ma che, ad oggi, da solo non garantisce veramente i nostri produttori. Ci dobbiamo sforzare di fare un cambio di passo e sposare lo spirito collaborativo e di cooperazione ma serve che la politica ci aiuti e ci ascolti. Non servono bandi spot, ma concertazione e confronto per definire i reali bisogni e risolverli.

ùAbbiamo chiesto, come Distretto Produttivo riconosciuto dalla Regione Siciliana, di essere inseriti al tavolo del partenariato regionale, ma ci rispondono che se non abbiamo inviato una email per tempo non ci spetta e abbiamo perso l’opportunità…
Siamo ancora in attesa, da mesi, di poter incontrare l’assessore regionale dell’agricoltura in rappresentanza del settore. I produttori rimangono fuori dai tavoli dove si discute anche dei produttori. Al My Plant & Flower ci si aspettava che la Regione Siciliana fosse stata presente e si facesse sentire a supporto del nostro settore. Qui a Milano, abbiamo incontrato “solo” il Presidente lombardo, Fontana, e assessori al verde dei comuni di Milano, ovviamente, e di Avellino durante un convegno a latere dove si é parlato di futuro delle città, di verde urbano, di isole di calore, ecc. : forse qualcosa avrebbe potuto dire anche la Sicilia o le sue grandi città.
Per il 2025 ci ripromettiamo, come DP Sicilia : terre del Florovivaismo, di essere presenti speriamo con tante aziende siciliane e con la Regione Siciliana dalla nostra parte nel cuore di un delle principali fiere di settore. Rinnoviamo la nostra richiesta e disponibilità al Governo regionale e fiduciosi attendiamo”.