Si è svolto ieri nella città delle Terme e dei Vivai l’evento “Natale al profumo d’Agrumi”, iniziato con l’incontro nella sala consiliare che ha trasformato le celebrazioni natalizie in un tavolo di confronto strategico sulle nuove frontiere del settore: dalla tecnologia industriale al marketing territoriale, passando per il cuore pulsante dell’economia locale: il vivaismo agrumicolo.
I lavori sono stati aperti dai saluti istituzionali dell’Assessore Florinda Duci, seguiti dall’intervento di Daniela Branca, in rappresentanza dell’industria F.lli Branca Spa. La relazione ha tracciato prospettive affascinanti sulla trasformazione del frutto in ottica di economia circolare: non solo l’estrazione di oli essenziali per usi medicali e alimentari, ma una vera innovazione materica. Grande interesse ha destato la presentazione di carta e oggetti di design realizzati con buccia essiccata, come una piccola lampada esposta in sala, simbolo di una tecnologia che promette di affiancare e rivoluzionare il settore vivaistico locale attraverso la produzione di vasi ecosostenibili ottenuti dalla buccia e dagli scarti agrumari.
Un polo vivaistico di eccellenza europea che genera vita. L’agronomo e consigliere comunale Fabio Valenti ha illustrato i numeri di un comparto da record: Terme Vigliatore conta oltre 150 aziende per una produzione annua di svariati milioni di piante, consolidandosi come indiscusso polo d’eccellenza europeo per la produzione di agrumi e olivi ornamentali. Fabio Valenti ha precisato che, nonostante le problematiche gestionali tipiche dei poli produttivi intensivi, è bene ricordare che il vivaismo è, per sua natura, un’industria della vita: a differenza dei poli industriali pesanti, qui si produce ossigeno e si coltiva bellezza. L’evoluzione del comparto è oggi orientata a standard di certificazione sempre più rigorosi e a tecniche di coltivazione trasparenti e rispettose dell’ecosistema, così come richiesto dagli stessi mercati di riferimento in fase di esportazione.
Da qui la visione strategica dell’eclettico imprenditore florovivaistico Michele Isgrò, che parla di vivaismo come brand internazionale. Questa leadership produttiva è stata riletta in chiave strategica da Isgrò, già assessore al marketing territoriale, che ha definito le piante esportate in tutta Europa come veri e propri “ambasciatori del territorio”. L’idea proposta anche in passato, è quella di innescare un legame potente tra il prodotto e la terra d’origine, ipotizzando etichette che offrano incentivi e scontistiche per soggiorni turistici nella località tirrenica. Proprio Michele Isgrò ha fatto riaffiorare l’ambizioso progetto dell’Orto Botanico degli Agrumi: una collezione vivente delle numerose specie locali destinata a diventare meta per studiosi, scuole e visitatori. Michele Isgrò ha ribadito l’esigenza di rafforzare il binomio Produzione-Accoglienza, con l’obiettivo di trasformare il vivaio in una “meta emozionale”. In questa visione, l’identità agrumaria deve diventare visibile e protagonista anche in tutto il paesaggio urbano: dalle fermate dei bus alle stazioni ferroviarie, fino al decoro delle strade statali che attraversano il paese.
Il pomeriggio è proseguito con la presentazione del libro “La favola degli Agrumi” a cura di Giulia Carmen Fasolo (Edizioni Smasher), arricchita da degustazioni a cura delle pasticcerie e dei bar locali. Nonostante il maltempo abbia spostato le attività nella palestra comunale, lo spirito della comunità non è venuto meno. Tra i dolci dell’Associazione Spuma Loca, la serata si è chiusa con una partecipata tombolata, animata dal cabarettista Nino Lo Duca e le note della cornamusa che accompagnava Babbo Natale. L’evento ha confermato che l’agrume per Terme Vigliatore, non è solo un prodotto agricolo, ma il perno di un ecosistema che unisce agricoltura, design e turismo in un unico progetto di crescita sostenibile.




