Sulla questione Duferco, interviene nuovamente l’On. regionale Matteo Sciotto di Sud Chiama Nord che chiede “garanzie scritte per i lavoratori”.
In Commissione Attività Produttive il deputato prende la parola nell’audizione che ha richiesto per fare chiarezza sulla drammatica situazione che stanno vivendo i lavoratori della Duferco Travi e Profilati di Giammoro.
“Era il lontano luglio 2023 quando l’azienda prometteva che non ci sarebbero stati licenziamenti e che i lavoratori sarebbero stati ricollocati.
Oggi, invece, ci troviamo di fronte a 70 dipendenti ancora in cassa integrazione fino a luglio 2026, con l’attività produttiva dello stabilimento completamente sospesa. Le promesse non bastano più. I lavoratori e le loro famiglie vivono nell’incertezza totale, affidandosi al “sentito dire”, mentre la loro dignità viene calpestata giorno dopo giorno. Ho posto domande precise all’azienda:
Dove sono le garanzie scritte sul piano di ricollocamento che l’azienda avrebbe illustrato verbalmente?
Dove è il cronoprogramma dettagliato che indichi modalità, tempi e criteri del rientro al lavoro?
Cosa succederà se a luglio 2026 non tutti i lavoratori saranno stati ricollocati? Rischiamo i licenziamenti?
I corsi di formazione professionale sono stati avviati per tutti o solo per alcuni? Con quali criteri? Si dia una trasparente informazione ai lavoratori.
La Valle del Mela è un territorio già martoriato da anni di crisi ambientale e industriale, dichiarato Area ad Elevato Rischio di Crisi Ambientale (AERCA). Non possiamo permettere che subisca un altro colpo devastante.
Ho chiesto con forza che l’azienda fornisca garanzie certe e documentate, supportate da un atto formale che stabilisca nero su bianco i criteri e le modalità di reintegro di tutti i lavoratori.
Non accetto più promesse a voce. Voglio fatti, impegni scritti e tutele concrete.
I lavoratori meritano rispetto, certezze e un futuro. E io continuerò a battermi fino a quando non otterremo giustizia”.