Nel pomeriggio di ieri, 21 ottobre, i Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Milazzo hanno arrestato, per “evasione”, un 45enne, che dallo scorso 16 ottobre si era allontanato alla propria abitazione di Pace del Mela, ove era sottoposto agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico.
Le ricerche del soggetto – sottoposto alla misura restrittiva per aver precedentemente minacciato l’ex convivente e tentato di incendiare la sua autovettura – erano partite già nella serata di giovedì, non appena era scattato l’allarme del dispositivo di monitoraggio che indossava.
Peraltro, quando i Carabinieri si sono recati presso l’abitazione del 45enne per verificarne l’effettivo allontanamento, hanno appurato che – all’interno di una stanza – era stato allestito un manufatto incendiario presumibilmente destinato a distruggere alcuni effetti personali, talché le ricerche dell’evaso sono state ulteriormente accelerate in ragione di eventuali altre situazioni di pericolo che avrebbe potuto provocare.
Nella circostanza, in ragione delle predette risultanze, si è reso innanzitutto necessario l’intervento degli artificieri del Comando Provinciale Carabinieri di Palermo i quali, con l’ausilio anche dei Vigili del Fuoco di Milazzo, hanno bonificato il manufatto e lo hanno messo in sicurezza per scongiurare ogni pericolo anche per i residenti dello stesso condominio, che sono stati evacuati precauzionalmente per la durata delle operazioni.
Nel frattempo, in stretto raccordo con la Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto, diretta dal Procuratore Giuseppe VERZERA, sono state avviate mirate indagini e serrate ricerche a largo raggio che – impiegando numerosi militari della Compagnia di Milazzo e avvalendosi anche di un elicottero del 12° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Catania – hanno interessato ininterrottamente non solo l’area di Pace del Mela, ma anche i centri limitrofi e le campagne circostanti.
Difatti, proprio nel pomeriggio di ieri, l’uomo è stato rintracciato dai Carabinieri in un casolare ubicato nell’area rurale compresa tra Condrò e Gualtieri Sicaminò, ove si era introdotto indebitamente con l’intento di non essere catturato.
Il 45enne – che, una volta scoperto, non ha opposto resistenza – è stato quindi arrestato e condotto presso la Casa Circondariale di Barcellona Pozzo di Gotto, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.