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Si è svolta questa mattina al cimitero comunale la tumulazione dei circa 50 feti rinvenuti all’interno di vasetti in vetro in una stanza del vecchio ospedale di Vaccarella.

I resti di questi bambini mai nati sono stati collocati prima in ventuno contenitori e subito dopo la benedizione impartita dall’arciprete milazzese Giuseppe Currò, sistemati in tre loculi messi a disposizione dall’Amministrazione comunale. La tumulazione è stata curata dalla società Charitas alla presenza del sindaco Pippo Midili e del direttore dell’Asp 5, Giuseppe Cuccì presenti al cimitero mamertino assieme ai rappresentanti dell’agenzia funebre che si è occupata del trasporto dei contenitori e dell’acquisto delle lapidi a titolo completamente gratuito.

Sulla lapide il Comune di Milazzo ha fatto incidere una scritta eloquente: “In ricordo dei bambini mai nati e dimenticati dell’ospedale di Vaccarella”.
«Questa è una cosa che andava fatta molti anni fa – ha detto Midili –. Ora ha trovato compimento. Ringrazio tutte le persone che hanno collaborato dall’Asp, all’agenzia funebre, a padre Currò».
“Siamo soddisfatti – ha aggiunto il direttore generale dell’Asp di Messina Giuseppe Cuccì – di essere riusciti dopo 53 anni in cui la struttura è stata abbandonata, in questo importante intento, per dare una giusta sepoltura ai feti e soddisfazione a tutti i milazzesi che aspettavano di avere delle risposte concrete. L’Asp dopo un‘attenta opera di bonifica, è riuscito a sanificare l’ospedale e ha fornire i reperti, che ricordiamo al tempo venivano conservati per motivi di studio, e il Comune che si è occupato della loro tumulazione. Un esempio di fattiva e cordiale collaborazione tra due importanti istituzioni che lavorando in sinergia e ottengono sempre ottimi risultati». Per quanto riguarda le richieste di alcune famiglie di Vaccarella che aveva chiesto di poter riconoscere i propri cari, sono state tutte respinte dall’Asp. «In alcun modo – ha detto Cuccì – sarebbe stato possibile identificare i feti». E nessuna richiesta verrà avanzata dal Comune di Milazzo per recuperare l’archivio con le cartelle cliniche ritrovare dentro la vecchia struttura.